Giorgetti e la verità sulle tasse che fa male a tutto il centrodestra

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Il Dubbio INTERNO

La premier e FdI provano a tenere l'irritazione a freno: però trapela lo stesso. L'intera maggioranza tenta di minimizzare e ridurre la bomba a un petardo, classico caso di equivoco e interpretazione sbagliata: non ci riesce neanche un po’. Il ministro Giorgetti si è assunto il ruolo del bambino della favola: ha detto molto forte e molto chiaro che il re, in questo caso anzi la regina, è nuda. Ha detto una verità nota a tutti ma che sulla quale tutti, soprattutto governo e maggioranza, preferivano di gran lunga glissare: servono soldi, ne serviranno tanti e non possono venire fuori se non dalle tasche di chi in questi anni ha fatto quattrini a valanga. (Il Dubbio)

Se ne è parlato anche su altri media

Tutti i leader del centrodestra hanno garantito che non ci saranno nuove tasse nella legge di Bilancio. Martedì 8 ottobre, alle ore 18, presso la Sala del Mappamondo di Montecitorio si riuniranno le Commissioni Bilancio di Camera e Senato, nell'ambito dell'attività conoscitiva preliminare all'esame del Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029. (Italia Oggi)

Come Confindustria abbiamo ribadito alcune necessità per l'industria, che lui ha condiviso", ha detto Orsini, "Sono molto soddisfatto dall'incontro avuto stamattina con il ministro Giorgetti. (Secolo d'Italia)

La prossima manovra economica richiederà “sacrifici da tutti” perché è necessario rimettere a posto i conti pubblici. E mandato in fibrillazione maggioranza e opposizione. (Virgilio Notizie)

Edizione pdf il manifesto del 4 ottobre 2024

Chi si è meravigliato dell'annuncio fatto ieri da Giancarlo Giorgetti o è un ingenuo o è in malafede. (L'HuffPost)

Nella prossima manovra di Bilancio ci saranno anche maggiori entrate. E oggi c’è bisogno, perché il governo si sta impegnando a ridurre la spesa ed il disavanzo pubblico entro due anni. (Corriere della Sera)

«Sacrifici per tutti». Che significa tagli a scuola, sanità e pensioni. Ma anche nuove tasse: si comincia dal diesel smentendo le promesse di Meloni sulle accise. La scusa è il Green deal, la gabbia è quella del rigore. (il manifesto)