Saldi al via anche in Liguria tra incognita meteo e concorrenza online: “In sconto merce che ancora non abbiamo finito di pagare”

Saldi al via anche in Liguria tra incognita meteo e concorrenza online: “In sconto merce che ancora non abbiamo finito di pagare”
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Genova24.it ECONOMIA

Genova. Primo giorno di saldi anche in Liguria, e il meteo mai come quest’anno fa partire vendite e sconti in salita. Dopo settimane di pioggia e tempo instabile, infatti, arrivano le prime vere giornate di sole e mare a richiamare potenziali clienti in spiaggia. A questo si aggiunge poi che proprio il clima ha rallentato non poco le vendite soprattutto sul fronte abbigliamento, con costumi, prendisole e abiti estivi rimasti a languire sugli scaffali. (Genova24.it)

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Le vendite a prezzo ribassato proseguiranno per due mesi. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

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La partenza dei saldi estivi è stata positiva, merito della data unica per tutta Italia, eccetto nel Trentino-Alto Adige. Risultato raggiunto grazie all’accordo in Conferenza delle Regioni e il sentiment sul bilancio del primo week-end di sconti che hanno preso il via sabato è ottimista. (fashionmagazine.it)

Consumi frenati per maltempo, Carena (Federmoda): "Speriamo nei saldi"

Dato che la tempistica è tutto per accaparrarsi l’oggetto del desiderio, molti provvederanno già questo fine settimana: un plotone di 9 milioni di persone per una spesa prossima al miliardo ed equivalente a una media di 100 euro a persona, si legge in un sondaggio condotto da Ipsos per Fismo, l’associazione dei negozi di moda Confesercenti. (Nicola Porro)

/07/2024 TREVISO – Per questa stagione di saldi estivi veneti e trevigiani spenderanno in media 300 euro per l’abbigliamento e poco meno di 200 euro per calzature e accesori. La prospettiva tracciata da Ascom Confcommercio è positiva anche se nelle tasche dei trevigiani continua a pesare l’inflazione. (ANTENNA TRE)

"La situazione non è rosea per niente noi abbiamo un lavoro che è molto dipendente dal meteo come altri - spiega Carena - i capricci del meteo ormai, secondo noi, non sono più da considerare un’eccezione ed è per questo che tutta la filiera della moda e Confcommercio a livello nazionale sta portando avanti un tavolo perchè tutti insieme dobbiamo capire come affrontare le conseguenze di questi cambiamenti climatici per il nostro lavoro". (Primocanale)