Meloni torna all’attacco dei giudici, si allarga lo scontro con le toghe
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Uno scontro senza precedenti, secondo molti. E che, quasi, fanno rimpiangere i tempi andati di Silvio Berlusconi. Al di là di come la si veda, c’è un fatto certo: non accenna a placarsi il durissimo scontro aperto dal governo nei confronti della magistratura. L’ultimo affondo è arrivato con la Lega che ha presentato un emendamento al disegno di legge costituzionale sulla separazione delle carriere che prevede “che le norme italiane prevalgono rispetto a quelle europee”. (LA NOTIZIA)
Se ne è parlato anche su altri giornali
I tre leader del centrodestra si ritrovano al Porto antico per sostenere la candidatura di Marco Bucci, il sindaco di Genova, che prova a fare il salto. Le vicende … (La Stampa)
– Sulla separazione delle carriere dei magistrati la maggioranza vuole ingranare la quarta: obiettivo, arrivare in Aula a Montecitorio a fine novembre per ottenere il primo semaforo verde alla riforma costituzionale prima di Natale. (Agenzia askanews)
La premier parla ai magistrati. «Sì, so di essere un problema». (ilmessaggero.it)
Su Fanpage Annalisa Cangemi scrive: «Primo sì in commissione Affari costituzionali alla riforma della separazione delle carriere di magistrati, quella che il ministro della Giustizia Nordio considera “la madre di tutte le riforme", insieme alla riforma globale del Csm. (Tempi.it)
Nordio: "Mail Patarnello? Verificheremo se ci sono presupposti per ispezione" (LAPRESSE)
È scaduto infatti oggi, in Commissione Affari costituzionali, il termine per la presentazione degli emendamenti, ma i partiti di maggioranza hanno deciso di non depositare nessuna correzione (fatta eccezione per qualcuna del Carroccio su diversa materia di cui si dirà alla fine dell’articolo) al disegno di legge costituzionale del governo che modifica anche l’elezione dei membri del Csm e prevede l’istituzione dell’Alta Corte disciplinare. (Il Dubbio)