La Consulta smonta l’autonomia
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La Corte costituzionale ha deciso sul ricorso delle quattro Regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania che erano aspramente contrarie al ddl Calderoli: la legge sull’Autonomia differenziata rispetta la Costituzione e può procedere sul suo cammino. In almeno 7 punti, però, non banali, i meccanismi sono incostituzionali e quindi il governo deve correggere in corsa la legge. In estrema sintesi, i… (La Stampa)
Ne parlano anche altri media
«La decisione della Corte costituzionale ha chiarito in maniera inequivocabile che la legge sull'autonomia differenziata nel suo insieme è conforme alla Costituzione. Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, commentando la decisione della Corte Costituzionale. (LaC news24)
Esulta Vincenzo De Luca, il presidente della Regione Campania, dopo che la Consulta ha bocciato (parzialmente) la legge sull'Autonomia Differenziata voluta dal Governo Meloni. In tarda serata è arrivato il commento del presidente della Regione Campania, da sempre tra i primi ad opporsi a questa legge: "La sentenza smantella la Legge Calderoli e difende l'unità del Paese. (Fanpage.it)
Il pronunciamento di oggi della Corte Costituzionale "mette la parola 'fine' a chi, artatamente, ha fino a oggi definito incostituzionale la 'Legge Calderoli' sull'Autonomia differenziata" secondo il presidente della Lombardia Attilio Fontana, che ha commentato la sentenza insieme al sottosegretario regionale Mauro Piazza che ha la delega all'autonomia. (Il Messaggero Veneto)
Perché il comunicato della Consulta sulla legge simbolo della Lega, la promessa federalista del governo ai suoi elettori, lascia poco spazio ai dubbi: va riscritta. Lo stop parziale della Corte costituzionale all’autonomia irrompe sugli smartphone quando il comizio finale del centrodestra a Perugia è a metà del guado. (ilmessaggero.it)
Le fondamenta giuridiche del progetto dell’autonomia differenziata chiesta dalle ricche Regioni del Nord, erano state costruite sulla sabbia. Difficilmente potrà risorgere dalle sue rovine. La Consulta ha costruito una solida impalcatura a tutela dell’interesse di tutti i cittadini italiani all’interno della quale dovrà essere contenuto qualsiasi progetto futuro di regionalismo. (ilmessaggero.it)
Dice, in sostanza: si può fare una legge, ma non così: non si possono devolvere in blocco tutte le materie alle Regioni, in quanto questo non è coerente con l’asse… (L'HuffPost)