Il ricatto (riuscito) degli ultras all'Inter per avere 700 biglietti in più per la finale di Champions: società nei guai, rischio commissariamento

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La Repubblica SPORT

Milano — «Di quattromila, alla curva gliene dà 800... 800 biglietti per una finale, ovviamente da noi è ritenuta una cosa non ammissibile, cioè voglio capire da te... c’è margine di trattativa o non c’è margine di trattativa?». Il 22 maggio 2023, venti giorni prima della finale di Champions tra Manchester City e Inter, Marco Ferdico, il capo della curva nord interista, arrestato ieri, è una furia… (La Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

"Curve demolite", intitola in prima pagina Il Corriere dello Sport riguardo le infiltrazioni mafiose smantellate dall'inchiesta dell (TUTTO mercato WEB)

Politica in particolare di estrema destra, inutile nascondersi dietro a un dito. L'inchiesta sugli ultras di Inter e Milan ha avvelenato la vigilia di Champions League. (Fcinternews.it)

eh capito?». Al telefono, il 26 ottobre 2023, è Fedez. (il Giornale)

I legami di Fedez con narcos e picchiatori: Hagag organizzava i suoi concerti

– Ma quando la ’ndrangheta – e in più generale le mafie – ha iniziato a prendere il controllo delle curve degli stadi? Cinque anni fa Anna Sergi, criminologa e ricercatrice all’Università dell’Essex, aveva pubblicato un testo che accendeva i fari su quello che l’inchiesta di Milano sulle curve di Inter e Milan ha messo ora nero su bianco. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

il sottoscritto è stato. D’altronde, come si evince dalle intercettazioni dell’indagine della Guardia di Finanza coordinata dalla Procura di Milano, «la ‘ndrangheta che vuole entrare in Curva è per il business che c'ha della roba (droga, ndr)», «ma anche dei parcheggi! Tutto! Allora - spiega il calabrese Giuseppe Caminiti, uno degli arrestati - dietro lo stadio c'è un business della madonna! È una carta d'identità, è una carta, un passepartout per qualsiasi altra cosa. (ilmessaggero.it)

Dai servizi di sicurezza all’intera organizzazione di eventi e concerti in Italia e all’estero. MILANO. (La Stampa)