Sfreccia in auto a 255 all’ora ma la maxi multa viene annullata: l’autovelox non era omologato
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L'autovelox non era omologato, e il prefetto annulla la maxisanzione all'automobilista sorpreso mentre viaggiava a 255 all'ora. L'episodio era accaduto nello scorso maggio. Un uomo era stato multato perché l'autovelox aveva rilevato il suo transito ad una velocità di 255 km l'ora, in un tratto in cui il limite di 130. L'automobilista, assistito dall'avvocato Gabriele Pipicelli di Verbania, aveva presentato ricorso alla prefettura di Novara, che ieri ha annullato il verbale, con la relativa sanzione amministrativa di 845 euro, oltre al ritiro della patente di guida ai fini della sospensione, per un periodo da 6 a 12 mesi. (La Repubblica)
Ne parlano anche altre testate
L’apparecchio utilizzato per rilevare la velocità era sì tra quelli autorizzati, ma non era omologato. E quindi era illegittimo. (La Stampa)
Era passato sulla A26 a 255 chilometri all’ora nella zona di Sillavengo, ed era stato “beccato” dall’autovelox. Ma ha presentato ricorso, e l’ha vinto. Infatti è stata annullata la multa da 845 euro al conducente che era stato immortalato da un velox a ben 255 chilometri orari lo scorso maggio sulla A26 a Sillavengo. (Notizia Oggi Borgosesia)
Ma andiamo con ordine, seguendo le spiegazioni di Gabriele Pipicelli, l’avvocato di Verbania che ha assistito l’automobilista nel suo ricorso. Per il TruCam quell’imprenditore con la sua Audi sfrecciava sull’autostrada A26 a 255 chilometri all’ora. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Aveva rimediato nei mesi scorsi una maxi-multa da 845 euro (oltre alla sospensione della patente di guida) dopo esser stato immortalato dall'autovelox mentre sfrecciava a 255 km/h in autostrada, in un punto in cui il limite di velocità era invece stato fissato a 130 km/h. (il Giornale)
Il tribunale di Asti annulla il verbale per la mancata presentazione della documentazione attestante l'omologazione del dispositivo utilizzato È successo al Tribunale di Asti, al quale aveva fatto appello la Comunità delle colline tra Langhe e Monferrato contro la sentenza emessa dal Giudice di pace. (Studio Cataldi)
Quando, la scorsa primavera, gli era stata recapitata una salatissima multa per aver sfrecciato con la sua auto a 255 chilometri orari in un tratto in cui il limite era pressappoco la metà (13o chilometri orari) dapprima aveva fatto spallucce, pensando che tutto sommato quella sanzione fosse ampiamente motivata. (Fanpage.it)