"Votino quello che vogliono, ma no al terzo mandato". Schlein chiude a De Luca

Votino quello che vogliono, ma no al terzo mandato. Schlein chiude a De Luca
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il Giornale INTERNO

Se Vincenzo De Luca tenta la mossa finale per restare presidente della Regione Campania fino al 2030, Elly Schlein ribadisce il suo secco no al terzo mandato dello "sceriffo" come governatore. Dopo averlo annunciato in televisione da Fabio Fazio, la segretaria nazionale del Partito Democratico conferma il mancato sostegno suo (e del movimento politico che guida) alla ricandidatura dell'ex sindaco di Salerno per la terza colta: e lo fa proprio nel giorno in cui il Consiglio regionale campano ha approvato la legge locale che consentirà all'attuale presidente della Regione di correre nuovamente alle elezioni che si terranno nel 2025 per la medesima carica istituzionale. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altre testate

Infatti basterebbero 26 voti a favore ma alla fine se ne registrano ben 34. La norma sul terzo mandato passa senza scossone alcuno in aula. (ilmattino.it)

L'articolo (La Repubblica)

Incassato l’ok dalla sua maggioranza per la norma che spalanca le porte al suo terzo mandato alla guida della Regione Campania, il presidente Vincenzo De Luca non rilascia dichiarazioni e tira dritto verso l’uscita. (Il Fatto Quotidiano)

Il duello tra Schlein e De Luca, la Ue e Trump, il consiglio di Farage, le nuove SS tedesche, l’ultimo amore di Kafka

Se prima non era così, adesso ci si abitui. "Nel Pd le regole valgono per tutti. (Corriere TV)

Con un formidabile ossimoro, la proposta di legge si intitola “disposizioni in materia di ineleggibilità” alla presidenza, ma si accompagna ad un cavillo che… Napoli — Sul terzo mandato si consuma lo strappo più profondo fra il presidente della Campania Vincenzo De Luca e il Pd di Elly Schlein (La Repubblica)

Bentrovati. Radicalità e voti Elly Schlein ha detto no al terzo mandato di Vincenzo De Luca. Ma il presidente insiste e potrebbe candidarsi ugualmente, facendo perdere la Campania al centrosinistra. È una mossa azzardata, si chiede Alessandro, quella della segretaria del Pd? È inutilmente radicale oppure è un gesto coerente che può aprire anche prospettive nuove? (Corriere della Sera)