Attacchi israeliani contro Hezbollah in Libano, l’operazione degli 007: “Dispositivi manomessi in Iran, il Mossad sfrutta i dissidenti”

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QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

L’uomo che in Libano con il suo staff di agenti segreti sventò l’11 settembre italiano previsto con un attacco esplosivo alla nostra ambasciata ha le idee molto chiare su come Israele è riuscito a portare a termine l’operazione dei cercapersone e dei walkie-talkie esplosivi. Marco Mancini, già capo del controspionaggio italiano, il duplice attacco ha ottenuto il risultato previsto o è un atto dimostrativo? “Dal punto di vista dell’intelligence israeliana è un grande risultato con obiettivi precisi nel mirino. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altre testate

Si ritiene ampiamente che dietro queste operazioni ci sia Tel Aviv, ma chi ha realizzato i dispositivi e come sono esplosi? (Adnkronos)

Sembrava fantascienza distopica. In un episodio del 2012 della serie tv Homeland, il vicepresidente americano William Walden viene assassinato da un terrorista che prende il controllo del pacemaker connesso a Internet dello statista e ne accelera il battito cardiaco fino a provocargli un infarto. (Avvenire)

«Non ci fermeremo fino a quando non cesserà la guerra a Gaza, non importa quale sarà il prezzo da pagare. La Resistenza continuerà le operazioni nel Sud del Libano». (la Repubblica)

Così il Mossad ha ingannato (e sorpreso) Hezbollah e ha fatto saltare in aria cercapersone e walkie-talkie in Libano

Esplosivo sarebbe stato piazzato dal Mossad nei dispositivi prima che venissero consegnati. "Continueremo come in tutti i giorni passati con le nostre benedette operazioni a sostegno" della Striscia di Gaza, hanno dichiarato oggi i miliziani libanesi di Hezbollah (Sky Tg24 )

Il Mossad e le scatole cinesi per sorprendere Hezbollah. Una vecchia tattica dove uno schermo di società fittizie aperte dall’intelligence è stato usato per vendere i cercapersone «trappolati». (Corriere della Sera)