Ecco la formula di Xi per risollevare l'economia della Cina
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L'economia cinese rallenta ancora. All'inizio dei lavori del Terzo Plenum del Partito comunista cinese arrivano i dati che rischiano di adombrare l'appuntamento politico tanto atteso (e più volte rimandato). La seconda economia del mondo è cresciuta del 4,7 per cento su base annua nel secondo trimestre del 2024, meno di quanto previsto dagli analisti e sicuramente inferiore al dato incoraggiante del + 5,3 per cento raggiunto nel primo trimestre. (Today.it)
La notizia riportata su altri giornali
L’ufficio statistico ha spiegato che l’economia è cresciuta complessivamente del 5% nella prima metà dell’anno, in linea con l’obiettivo fissato dal governo di una crescita attorno al 5%. L’economia cinese frena ancora. (Il Fatto Quotidiano)
In un Paese comune (normale), se i massimi dirigenti governativi fossero riuniti per tracciare la linea della politica economica, sapremmo tutto sul luogo dell’assemblea. Il conclave dei circa 370 dignitari riuniti sotto la presidenza di Xi Jinping è avvolto nel segreto. (Corriere della Sera)
L’obiettivo fissato dai pianificatori della seconda economia del mondo per quest’anno è al 5% e quindi può essere raggiunto (magari con qualche ritocco cosmetico nei conti). Ma i dati di oggi sono tutt’altro che esaltanti: i cittadini cinesi continuano a spendere poco, i consumi sono saliti solo del 2% a giugno, nonostante i molti appelli del governo ad avere fiducia; cadono ancora i prezzi delle case (-4,5%); nei primi sei mesi di quest’anno i nuovi cantieri sono diminuiti del 23%, gli investimenti nel settore immobiliare del 10%. (Corriere della Sera)
Il Comitato centrale in plenaria inizia la tre giorni di lavori, all’esame la bozza presentata a porte chiuse dal segretario generale Xi Jinping per pianificare la ripresa dell’economia che nel secondo trimestre è cresciuta solo del 4,7 per cento . (Il Sole 24 ORE)
I precedenti terzi plenum hanno portato a cambiamenti epocali. In occasione del plenum del 1978, è stata adottata la politica di riforma e apertura. Nel 1993, è stato formalizzato lo status della Cina come “economia socialista di mercato” e il plenum del 2013 ha codificato il “ruolo decisivo” del mercato nell’allocazione delle risorse. (Scenari Economici)
Mentre la Cina è alle prese con una crisi immobiliare, un’elevata disoccupazione giovanile, un crollo della fiducia di aziende e consumatori e un oceano di debiti governativi locali, ci si potrebbe aspettare che il Governo investa tutto ciò che ha nei piani per tirare fuori il Paese dalla crisi economica. (opinione.it)