Candidature e territori: la corsa al centro non è sempre vincente
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Annalisa Terranova 21 novembre 2024 Vi ricordate gli squilli di tromba evocati da Pierluigi Bersani dopo la vittoria del centrosinistra in Sardegna? Ora le trombette sono diventate tromboni, sull’onda della presunta marcia trionfale in Emilia Romagna e Umbria. La canonizzazione per Elly Schlein procede a passo spedito tra interviste, complimenti, sussulti di orgoglio identitario. Ma solo poche settimane fa, dopo la batosta ligure, ci raccontavano che Elly rischiava, che nel partito si mugugnava, che ci voleva più centro, il benedetto centro che tutti invocano quando perdono. (Liberoquotidiano.it)
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In Emilia-Romagna il crollo dei votanti è stato del 21,3% (dal 66,7%), contro il 12,4% dell’Umbria (dal 64,7%). Certo, si temeva l’astensionismo soprattutto a causa del segno lasciato dalle alluvioni in Emilia-Romagna, ma non lo si immaginava così drammatico (left)
Senza dimenticare l’importante traversone del “threesome” fornito da Antonio Ricci e da “Striscia la Notizia” col fuori onda peperino di Andrea Giambruno col ciuffo attisato. (MOW)
BOLOGNA – Di fatto è il partito maggioritario in regione. Si temeva che l’astensione avrebbe avuto un peso notevole, tanto che il candidato dem Michele de Pascale aveva sperato in un 50% … (La Repubblica)
«La non contendibilità dell’Emilia-Romagna è stata ribadita». «L’unica fase nella quale è apparso che la Regione potesse essere contendibile è stata nel 2019-2020 — spiega il professor Salvatore Vassallo, direttore del Cattaneo — fase caratterizzata dal grande successo della Lega “salviniana”, che aveva incorporato anche un po’ di elettori 5 Stelle e altro elettorato poi disperso, oltre ad essere defluito in Fratelli d’Italia. (Corriere della Sera)
«Dispiace vedere, ancora una volta, che a vincere è stato l’astensionismo in primis e, di conseguenza, la polarizzazione della politica, le due grandi coalizioni, cdx e csx, che alla fine dei conti, al di là dei proclami elettorali, nelle scelte concrete e pratiche di governo si equivalgono. (Redacon)
Nelle pieghe esiste la congiuntura locale, in Emilia-Romagna nonostante le polemiche e il tentativo di strumentalizzare la catastrofe ambientale occorsa qualche settimana prima dal voto il governo erede della tradizionale cultura della sinistra ha retto e il maggiore partito che la esprime, il Pd, ha dilagato rappresentando quasi la metà dell’elettorato che si è recato alle urne. (L'HuffPost)