La nuova Siria contro la comunità alawita
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Sono trascorsi poco più di tre mesi dalla caduta del regime di Bashar al Assad e del suo partito unico il Baath, per mano di una coalizione di ribelli Jihadisti guidati dall’ex qaedista Ahmed al-Sharaa, nome di guerra Abu Mohammed Al Jolani, ed il paese sembra già precipitato nuovamente nel caos e nella violenza. Dopo l’insurrezione guidata da gruppi armati fedeli ad Assad, avvenuta il 6 marzo, la Sicurezza nazionale siriana ha attaccato violentemente centinaia di civili; in pochi giorni sono stati uccise più di mille persone, secondo le stime dell’Osservatorio per i diritti umani, che da quasi 20 anni monitora e documenta le violazioni nel paese. (Piuculture)
La notizia riportata su altri media
La narrativa sulla cosiddetta transizione siriana, celebrata in determinati ambienti come il passaggio verso una nuova era democratica, si scontra con una realtà ben più cruda. L’idea che la caduta del regime di Bashar al-Assad avrebbe inevitabilmente portato a un miglioramento delle condizioni del paese non trova riscontro nei fatti. (Notizie Geopolitiche)
Lo testimonia in un’intervista ai media vaticani monsignor Yagop Jacques Mourad, arcivescovo di Homs dei Siri. Città del Vaticano A oltre tre mesi dalla caduta del regime siriano, sotto l’offensiva delle forze guidate da Hayat Tahrir al Sham (Hts), in Siria si continuano a consumare «atti violenza e di vendetta», «soprattutto nelle zone degli alawiti». (Vatican News - Italiano)
Ahmed al-Sharaa, ex leader di al-Qaeda e ora aspirante tecnocrate, l'8 dicembre scorso ha guidato una fulminea offensiva che ha portato alla caduta del presidente siriano Bashar al-Assad e alla presa di Damasco. (WIRED Italia)

Sos Damasco. Il Vicariato Apostolico della Comunità Latina in Siria esprime profonda preoccupazione per gli attacchi contro civili innocenti. (In Terris)
Secondo le fonti governative, la scintilla è stata accesa da una serie di formazioni paramilitari legate al vecchio regime. "Come parte di un attacco pianificato e deliberato, diversi gruppi di resti della milizia di Bashar al Assad hanno attaccato i nostri punti e posti di blocco e hanno preso di mira molte delle nostre pattuglie", ha affermato il tenente colonnello Mustafa Knefati, direttore della sicurezza pubblica a Latakia, citato dall’agenzia di stampa siriana, SANA. (Gariwo, la foresta dei Giusti)
Dopo aver conquistato Damasco e rovesciato il regime siriano di Assad nel dicembre 2024, le forze del gruppo terroristico Hayat Tahrir al-Sham (Hts) affiliato ad al-Qaeda hanno esortato i residenti della Valle dei cristiani a consegnare tutte le armi in loro possesso per autodifesa, affermando che i civili non sarebbero stati feriti. (L'Opinione)