Perché i laureati italiani sanno meno dei diplomati finlandesi
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Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente. I nuovi dati pubblicati dall'Ocse sulle competenze degli adulti mostrano che i laureati italiani sanno meno dei diplomati finlandesi: ecco perché È uscito Piaac 2024 (Programme for the International Assessment of Adult Competencies), la nuova rilevazione dell’Ocse che misura lo stato delle competenze della popolazione adulta nei Paesi del mondo. (Virgilio Sapere)
Ne parlano anche altri giornali
L’indagine Ocse sulle competenze degli adulti dipinge un quadro allarmante: nei tre ambiti analizzati – alfabetizzazione, matematica e risoluzione dei problemi -l’Italia rimane in fondo alla classifica mondiale (FIRSTonline)
Ennesima doccia fredda, ennesima tempesta in un bicchiere: dall'Invalsi alla rilevazione Ocse-Pisa, non c'è indagine nazionale o internazionale sulle competenze di base da cui non usciamo con le ossa rotte. (Corriere della Sera)
A dirlo, attraverso dati e ricerche e analisi e comparazioni internazionali, sono varie fonti, importanti e certificate. In particolare, negli ultimi giorni, il Rapporto Censis e l’indagine sulle competenze degli adulti (Survey of Adult Skills) realizzata nell’ambito del programma Ocse sulla valutazione internazionale delle competenze degli adulti. (FLC CGIL)
Allora perché a Helsinki uno sbarbatello del liceo ne sa più di un nostro «dottore»? Sarà l’aria frizzante o la zuppa di salmone che stimola le sinapsi? Sono andato a curiosare e ho scoperto che in Finlandia esiste solo la scuola pubblica: il figlio dell’imprenditore va in classe con quello dell’operaio, anzi non ci va proprio perché le classi non esistono e ci si sposta da un gruppo all’altro in base alle necessità di apprendimento. (Corriere della Sera)
In Italia, gli adulti di età compresa tra i 16 e i 65 anni hanno competenze cognitive inferiori alla media. È il deprimente risultato dell'indagine che ha coinvolto 160mila persone tra i 16 e i 65 anni residenti in 31 Paesi aderenti all'organizzazione. (Today.it)
L’OCSE ha diffuso i risultati del secondo ciclo dell’indagine sulle competenze degli adulti nell’ambito del PIAAC (Programme for the International Assessment of Adult Competencies), il programma internazionale che ha indagato sulle skills possedute nell’età compresa tra i 16 e i 65 anni. (PMI.it)