Stellantis, Salvini a Tavares: "Dovrebbe vergognarsi, chieda scusa"

Stellantis, Salvini a Tavares: Dovrebbe vergognarsi, chieda scusa
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
La Gazzetta dello Sport INTERNO

"L'amministratore delegato di Stellantis dovrebbe vergognarsi e chieder scusa. Insieme alla dirigenza dovrebbero chiedere scusa agli operai, agli ingegneri, ai tecnici, agli italiani e alla storia dell'auto italiana". Il vicepremier Matteo Salvini ha attaccato frontalmente l'ad Carlos Tavares e la dirigenza di Stellantis durante la festa di inaugurazione della linea M4 di Milano, il giorno successivo all’audizione in Parlamento di Tavares venerdì 11 ottobre. (La Gazzetta dello Sport)

Su altre fonti

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

L'amministratore delegato di Stellantis dovrebbe vergognarsi e chieder scusa», attacca ad alzo zero il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini all'inaugurazione della M4 a Milano. «Non è più in condizioni di chieder niente per come hanno mal gestito e male amministrato un'azienda storica italiana. (Corriere della Sera)

Torna poi a chiedere incentivi, a battere cassa, per uscire dal tunnel. Lo fa assicurando che il piano per l’Italia andrà avanti, che a Mirafiori si farà la 500 elettrica e che la Maserati non è in vendita. (ilmattino.it)

Crisi auto, Tavares chiede incentivi statali: elettriche troppo care, in Italia non si vendono

Considera una pazzia il fatto stesso che l’ad di Stellantis, Carlos Tavares, li abbia chiesti durante l’audizione in Parlamento. CAPRI – Tutta colpa del Green Deal, ma Confindustria boccia la possibilità che vengano destinati nuovi incentivi per l’auto. (la Repubblica)

L'ad e la dirigenza di Stellantis dovrebbero chiedere scusa agli operai, agli ingegneri, ai tecnici, agli italiani e alla storia dell'auto italiana. "Il settore è in crisi anche anche per colpa sua. (la Repubblica)

«Perché non vendiamo auto elettriche in Italia? Perché costano troppo. Dobbiamo renderle accessibili con incentivi e sussidi». (Corriere della Sera)