Niente mosca olearia, qualità ottima
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A livello qualitativo, la produzione toscana di quest’anno è molto promettente. Le condizioni climatiche estive e l’assenza di infestazioni da mosca olearia hanno contribuito a mantenere le olive in perfetto stato. "Le alte temperature estive e il successivo abbassamento termico hanno impedito alla mosca olearia di creare problemi," dice Cresti. Che aggiunge: “Ho per ora assaggiato 20-30 oli. Sono molto buoni. (LA NAZIONE)
Se ne è parlato anche su altre testate
Ora vi spiego perché”. “In tavola avremo un olio di qualità eccellente. (LA NAZIONE)
Il lavoro per i frantoi del territorio non manca, ma il bilancio della stagione in corso (specialmente per i produttori d’olio) non può certo definirsi quello atteso. (LA NAZIONE)
Se sarà effettivamente così lo chiediamo al vero esperto in materia, il maestro d’olio Fausto Borella. Risultato: olio buono ma più costoso. (LA NAZIONE)
Economia E’ cresciuto solo di quattromila tonnellate lo stock di olio di oliva italiano da settembre a ottobre, nonostante la raccolta sia stata anticipata in tante aree olivicole italiane. Invariata la giacenza di olio biologico (Teatro Naturale)
Ma, nonostante le difficoltà legate alla resa, i prezzi all’ingrosso per l’olio toscano rimangono più o meno in linea con quelli dell’anno scorso, con un lieve aumento di circa un euro al litro. Al dettaglio, il costo potrà variare e Cresti non si sbilancia su questo, ma la domanda di olio toscano di qualità fa prevedere una buona tenuta dei prezzi, che potrebbe compensare i costi di produzione maggiorati. (LA NAZIONE)
Lo rileva il presidente di Coldiretti Lamezia, Michelangelo Notarianni, in una dichiarazione ufficiale che riflette sui risultati di produzione ottenuti quest’anno. (Il Lametino)