Zuckerberg indossa un orologio da 900.000 dollari per annunciare la fine del fact check di Meta

Zuckerberg indossa un orologio da 900.000 dollari per annunciare la fine del fact check di Meta
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Corriere TV ECONOMIA

Mark Zuckerberg ha annunciato martedì sui propri social i cambiamenti che presto avverranno sulle piattaforme Meta negli Usa: l’addio al fact-checking su Facebook e Instagram. Per l’occasione il 40enne ha indossato un costoso orologio svizzero del valore di circa 900.000 dollari. Per la precisione: un Greubel Forsey “Hand Made 1”. L'orologio è estremamente raro; Greubel Forsey SA produce solo due o tre modelli “Hand Made” all'anno e ci vogliono centinaia di ore per assemblare e rifinire a mano ogni orologio. (Corriere TV)

La notizia riportata su altri media

Secondo quanto appreso da Cnbc, hanno espresso la loro preoccupazione nel forum interno dopo che Joel Kaplan, il nuovo responsabile per gli affari globali di Meta ed ex vice capo dello staff della Casa Bianca sotto la presidenza di George W. (Italia Oggi)

Non tutti gli utenti possono partecipare: generalmente sono richiesti alcuni requisiti, come avere un account verificato e una certa anzianità di utilizzo della piattaforma. Il nuovo modello delle “community notes” si baserà sul crowdsourcing della verifica delle informazioni: affiderà a un gruppo selezionato di utenti il compito di aggiungere note di contesto ai contenuti. (Sky Tg24 )

Addio fact-checking su Facebook e Instagram. Lo ha annunciato il ceo di Meta Mark Zuckerberg in quello che a media e analisti appare l'ennesimo inchino a Donald Trump e al nuovo clima ideologico della destra, che privilegia l'assoluta libertà di espressione sulla lotta contro la disinformazione e l'odio in rete. (ilgazzettino.it)

Facebook cancella il fact-checking: basta censura

Tommaso Canetta, vicedirettore di Facta News, una delle piattaforme italiane finanziate da Meta per contrastare la disinformazione sui social, ha appena saputo che Zuckerberg ha deciso di eliminare il fact-checking da Facebook, Instagram e WhatsApp negli Usa. (la Repubblica)

(Adnkronos) – Dal 21 gennaio torna in libreria Limina, uno dei marchi editoriali che hanno segnato un’epoca per la letteratura sportiva in Italia. Dopo un lungo periodo di inattività, Limina – ora marchio di Adriano Salani Editore srl, Gruppo editoriale Mauri Spagnol – rilancia la sua identità editoriale ampliando i suoi orizzonti. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Il controllo delle informazioni sarà affidato agli utenti stessi che potranno aggiungere note… Una svolta che pone fine all’era dei social network controllati da figure esterne, i cacciatori di bufale. (La Stampa)