PPE: BISOGNA RIVEDERE IL GREEN DEAL

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L'Opinione ECONOMIA

Una sterzata alle politiche climatiche. Secondo il Partito popolare europeo, scuderia della presidente della Commissione Ursula von der Leyen, c’è bisogno di una proposta che punta a rendere la transizione ecologica più vicina al Paese reale, e quindi alle esigenze dei cittadini europei. Con previa conferenza stampa, il Ppe ha presentato un documento di sei pagine dove sì ribadisce l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050, ma cambiando alcune regole dell’agognato Green Deal (L'Opinione)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Alla riunione parteciperanno anche la ministra del Lavoro, Marina Calderone, e il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. (la Repubblica)

Il Partito popolare europeo – il gruppo (di centrodestra) più grande del Parlamento europeo, al quale appartengono molti membri della Commissione, inclusa la presidente Ursula von der Leyen – ha chiesto una revisione delle politiche comunitarie sull’automobile. (Start Magazine)

Il vicepresidente della Commissione Europea Stéphane Séjourné ha visitato Milano il 12 dicembre, incontrando il ministro Adolfo Urso e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Durante la visita ha rilasciato un'intervista al Corriere della sera dove ha sottolineato l'importanza dell'industria dell'auto. (Tom's Hardware Italia)

Bruxelles apre sull'auto: «Pronti a lavorare sull'addio a benzina e diesel senza penalizzare le aziende»

Nel documento il Ppe chiede anche di garantire un approccio 'tecnologicamente neutrale' al traguardo finale del 2035 (che prevede lo stop ai nuovi veicoli a benzina e diesel), per consentire l'uso un mix di tecnologie più ampio rispetto al solo elettrico e idrogeno, tra cui biocarburanti ed e-fuels. (Il Messaggero - Motori)

"L’Ue obbliga l’industria a produrre e vendere meno macchine endotermiche. Per questo stanno chiudendo gli stabilimenti, mandando in cassa integrazione e addirittura licenziando gli operai. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L’Italia è terza in Europa per la chimica ed è una delle principali potenze industriali: un esempio di capacità e abilità di esportazione». Poi andrò in Polonia, Francia e Germania. (Corriere della Sera)