Macedonia, ira e scontri dopo la strage al night: "Rivolta come in Serbia"

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il Giornale ESTERI

«Questi bambini erano i nostri figli. Conoscevo la maggior parte di loro e le loro famiglie. Lo shock e la rottura che provo dureranno per tutta la vita». Spiega così il sindaco di Kocani, Ljupco Papazov, il dolore della sua comunità a due giorni dalla strage che ha causato in una discoteca della cittadina nordmacedone 59 morti e 155 feriti. Il rogo scoppiato nel locale nella notte tra sabato e domenica ha strappato giovani vite e ha «incendiato» anche gli animi nel paese balcanico, che oggi deve gestire una piccola rivolta sociale. (il Giornale)

Su altri giornali

Diverse centinaia di persone a Skopje si sono riunite nella piazza centrale della capitale della Macedonia del Nord per rendere omaggio alle vittime dell'incendio in una discoteca di Kocani, nella parte orientale del piccolo paese balcanico. (il Dolomiti)

A bordo dell’aereo, quattro giovani feriti nel devastante incendio scoppiato in una discoteca della cittadina di Kocani, ora trasferiti in strutture ospedaliere italiane per ricevere cure specialistiche. (Valdarno24)

Ecco il momento in cui inizia l'incendio che in una discoteca della Macedonia del Nord ha provocato almeno 59 morti e 100 feriti. (iLMeteo.it)

Nell'incendio del locale sono morti 59 giovani. Sarà ricoverato al Maggiore di Parma uno dei feriti dell’incendio scoppiato in una discoteca a Kocani, nella Macedonia del Nord sabato notte. (Gazzetta di Parma)

Migliaia di persone alla manifestazione di protesta a Skopje, la capitale della Macedonia del Nord, dopo che decine di giovani sono rimasti uccisi nel rogo di domenica scorsa in una discoteca nella città orientale di Kočani. (LAPRESSE)

Era così”. SKOPJE – “Quando mi hanno detto che Andrj è morto perché è tornato indietro più volte per aiutare dei ragazzi, per prima cosa ho pensato: ‘Perché non ha badato alla sua di sicurezza’. (la Repubblica)