"Chiara Ferragni affitta l'ufficio di Milano per pagare 1,2 milioni di euro"

Chiara Ferragni affitta l'ufficio di Milano per pagare 1,2 milioni di euro
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Today.it ECONOMIA

La notizia dell'accordo siglato con l'Antitrust è di qualche giorno fa: Chiara Ferragni e le sue società dovranno pagare 1,2 milioni di euro in favore dell'impresa sociale i "Bambini delle fate", l'associazione alla quale era legata la vendita delle uova di Pasqua griffate Ferragni e prodotte da Dolci Preziosi. Non una sanzione, ma un "contributo economico volontario" ha precisato lei in un video social chiudendo così la questione che ha dato il via alla crisi di un "impero" di cui oggi si raccontano i contraccolpi. (Today.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Segnando un record nella storia dei profitti dell'azienda di Fossano. Se a Chiara Ferragni il pandoro rischia di rimanere sullo stomaco per sempre, per chi ha prodotto il "dolce dello scandalo" non c'è che da festeggiare. (Torino Cronaca)

L'Antitrust ha chiuso il procedimento. L'imprenditrice digitale sui social: «Si tratta di una donazione non una multa» L'Antitrust ha chiuso il procedimento per le uova di Pasqua 'griffate' Chiara Ferragni (LaC news24)

Il caso Ferragni diventa ogni giorno più distopico. Mentre chiudono i suoi punti vendita, le entrate sono a picco, Fabio Damato e l’addetta alla comunicazione Luisa Lozupone sono formalmente fuori dalle sue società, Chiara Ferragni vive come Alice nel Paese delle meraviglie. (Il Fatto Quotidiano)

Chiara Ferragni rinuncia al ricorso per il pandoro-gate

Le società coinvolte si sono inoltre impegnate a distinguere nettamente le attività commerciali da quelle senza scopo di lucro (Rolling Stone Italia)

Chiusa l'istruttoria sul caso "Uova Dolci Preziosi" grazie all'accordo raggiunto con le società dell'imprenditrice. Tuttavia, persistono le difficoltà nel business, tra voci di chiusure e licenziamenti (Engage)

È quanto riferisce il quotidiano Il Messaggero, a cui alcune fonti del suo team a Milano avrebbero riferito che i legali dell’imprenditrice digitale «depositeranno al Tar del Lazio la rinuncia al ricorso contro l'Agcom». (Io Donna)