Lavoro: Gori, 'una volta svalutavamo la lira, oggi svalutiamo il lavoro'

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"In Italia si difendono anche settori produttivi obiettivamente obsoleti. E per difenderli cosa si fa? Si comprimono tutti i costi e in particolare il costo del lavoro. Ciò che in precedenza avevamo fatto per rimanere competitivi, ovvero svalutare ripetutamente la lira, da quel giorno lo abbiamo fatto svalutando il lavoro". Lo dice Giorgio Gori, eurodeputato Pd, ad HuffPost a proposito degli ultimi dati che vedono i salari italiani come i più bassi del G20 (Civonline)

La notizia riportata su altri giornali

E torna sulla questione salariale: «In Italia il mercato del lavoro vive una situazione para… L’economista, e direttore della rivista Eco, lancia l’allarme sul Piano nazionale di ripresa e resilienza: «Dovremo restituire molti soldi». (La Stampa)

L’Italia è il Paese del G20 dove i salari hanno subito la più forte perdita di potere d’acquisto dal 2008 a oggi: -8,7%. Negli ultimi tre anni, dopo un calo dei salari reali del 3,3% nel 2022 e del 3,2% nel 2023, nel 2024 c’è stato comunque un aumento del 2,3%, comunque insufficiente a recuperare la perdita di terreno rispetto all’inflazione, che nel 2022 aveva raggiunto il picco dell’8,7%. (Corriere della Sera)

Roma, 27 mar. Lo afferma in una nota la segretaria del Partito democratico Elly Schlein.“Il Governo – continua – non ha mosso un dito per agevolare il rinnovo dei contratti per 7 milioni di lavoratori e per allineare gli aumenti delle retribuzioni anche al costo elevatissimo della bolletta energetica più cara d’Europa, inoltre il Governo ha programmato la riduzione del potere d’acquisto dei dipendenti pubblici negando il recupero dell’inflazione reale”. (Agenzia askanews)

In data 24 marzo 2025, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) ha pubblicato il “Rapporto mondiale sui salari 2024–25: Le tendenze dei salari e delle disuguaglianze salariali in Italia e nel mondo”. (MySolution)

Se in Italia ci fossero delle classi dirigenti capaci di percepire le vere priorità del Paese, in questo momento non dovrebbero parlare d'altro se non di quella notizia che ieri era in prima pagina sul Corriere della Sera. (Corriere TV)

Milioni e mezzo di persone sono in condizione o a rischio di povertà, quasi un italiano su quattro. Lo afferma l’ISTAT ed è la certificazione di un disastro sociale che ogni giorno diventa più grave, senza che se ne veda una fine. (Contropiano)