Esplosione Calenzano, il dolore dei parenti dei dispersi: "Vogliamo sapere se possiamo ancora sperare"
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Nella sala del Consiglio del Municipio di Calenzano i parenti delle persone disperse in seguito all'esplosione nello stabilimento Eni aspettano, sperano e si disperano. A Fanpage.it raccontano: "Vogliamo sapere se sono vivi, sapere se i vigili del fuoco stanno sentendo dei gemiti sotto alle macerie". (Fanpage.it)
Ne parlano anche altre fonti
Poco dopo le 10, un po’ prima del solito, sono andato a fare una pausa con alcuni colleghi. Erano passati circa dieci minuti quando ho sentito il forte boato. (LA NAZIONE)
L'indicazione è quella di non uscire di casa e tenere chiuse le finestre ed eventuali ricadute”, ha detto il sindaco di Calenzano, Giuseppe Carovani. Ingenti danni sono stati riportati anche nei capannoni industriali situati nei pressi della raffineria. (La Repubblica Firenze.it)
Lo si è appreso al Quirinale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
L'onda d'urto ha mandato in frantumi i vetri delle finestre, crollare tetti e divelto addirittura pesanti cancelli. Ingenti danni anche nei capannoni delle industrie attorno alla raffineria di Calenzano esplosa nella giornata del 9 dicembre. (Corriere della Sera)
Ci sarebbe anche un siciliano tra gli operatori che mancano all’appello dopo la strage di Calenzano, in provincia di Firenze. Nella lista dei dispersi figura infatti anche un operaio 57enne originario di Catania, ancora non rintracciato insieme ad un 62enne di Napoli, un 49enne di Novara, un 45enne nato in Germania ma residente in Italia e un un operaio di Matera di 45 anni. (Tempo Stretto)
Umiliato. «Il lavoro in questo Paese è stato reso uno straccio. (La Repubblica Firenze.it)