Socialisti e verdi, un disastro
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Andai al congresso dei verdi nell'estate dell'86, anno elettorale, che avrebbe visto la conferma di Helmut Kohl al governo. Le delegate, di ogni età, sedevano tranquille e lavoravano a maglia. Un'immagine familiare, mi ricordava le mie zie durante le vacanze in Sicilia. I verdi erano un partito contro ogni guerra. Domenica ho visto alla tv i verdi in un congresso straordinario in vista del voto anticipato, il prossimo febbraio. (Italia Oggi)
Su altri media
È ormai diventato quasi luogo comune, non senza malcelato e stolto compiacimento soprattutto in Italia, additare la Germania come il «grande malato d’Europa». (Corriere della Sera)
In Brasile, dove era impegnato al G20, a Olaf Scholz sono fischiate le orecchie. In sua assenza, gli esponenti della socialdemocrazia tedesca (Spd) si sono riuniti per parlare del cancelliere tedesco e ragionare se sia lui il candidato migliore per le elezioni anticipate del 23 febbraio, oppure se sia il caso di virare su altri. (L'HuffPost)
Un’eventuale decisione ufficiale sulla candidatura di Scholz era attesa per la fine del mese, ma potrebbe essere anticipata per porre fine alle crescenti tensioni che rischiano di danneggiare ulteriormente il partito. (EuropaToday)
Né più né meno, un’insurrezione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il più recente sondaggio Forsa, pubblicato da RTL/ntv, evidenzia la solita superiorità dei cristiano democratici della CDU/CSU, AfD ancora al secondo posto e un ulteriore, modesto calo di consensi per l’SPD, che scende al 15%, perdendo un punto percentuale rispetto alla rilevazione precedente. (Il Mitte)
E il reddito di cittadinanza in Germania, chiamato Bürgergeld, è stato quasi sin da subito motivo di forte frizione tra liberali (FDP) da una parte e socialdemocratici (SPD) e Verdi dall’altra. E’ il segreto di pulcinella che si terranno in data 23 febbraio. (InvestireOggi.it)