Omicidio Bergamini: Isabella Internò si proclama innocente

In attesa della sentenza, l’imputata si rivolge ai giudici: “Dio è l’unico testimone della mia innocenza” Continua.... festivalCosmos futura JonicaClima Calura MCDONALDAPP InnovusTelemia CompagniaDellaBellezza00 «Voglio solo dire che sono innocente e non ho commesso niente. Lo giuro davanti a Dio. Dio è l’unico testimone che non posso avere al mio fianco». Queste le parole di Isabella Internò, imputata per l’omicidio dell’ex fidanzato, il calciatore Donato Denis Bergamini, rilasciate al termine delle repliche di accusa e difesa. (Telemia)

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Atteso a ore il verdetto finale sull'omicidio dell'ex calciatore del Cosenza La parte civile ha concluso il processo affermando: "Se è colpevole o innocente lo decidete voi, non il popolo, il tifo, gli affetti, ma quello che sappiamo è che Denis Bergamini è stato ucciso". (Sport Mediaset)

Giudici in camera di consiglio, la loro pronuncia è attesa per le ore 19. In aula a Cosenza anche alcuni compagni di squadra del giocatore rossoblù morto nel 1989 In aula (LaC news24)

Gigi Simoni (ex portiere del Cosenza), Michele Padovano, Donata Bergamini e Alberto Urban (ex centrocampista del Cosenza) attendono la sentenza sul caso-Bergamini all'esterno del tribunale: guarda il video con le interviste di Francesco Ceniti. (La Gazzetta dello Sport)

«Voglio solo dire che sono innocente e non ho commesso niente. Lo giuro davanti a Dio. Dio è l'unico testimone che non posso avere al mio fianco». A dirlo Isabella Internò, imputata per l'omicidio dell'ex fidanzato, il calciatore Donato Denis Bergamini, con una breve dichiarazione spontanea al termine delle repliche di accusa e difesa. (LaC news24)

Il suo numero di maglia - e cori in suo favore. I tifosi del Cosenza hanno voluto manifestare così, davanti al Tribunale di Cosenza, la loro vicinanza alla famiglia di Donato Denis Bergamini. (Il Messaggero Veneto)

Un appello a non commettere l’errore commesso con Enzo Tortora, «processo in cui l’Italia intera ha perso la faccia e rischia di perderla ancora perché se condannerete Isabella, commetterete un errore». (Corriere della Sera)