Cinque modi un po' bizzarri di festeggiare il Capodanno in Svizzera

Cinque modi un po' bizzarri di festeggiare il Capodanno in Svizzera
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Cinque modi un po’ bizzarri di festeggiare il Capodanno in Svizzera Bloccate le portiere dell'auto! Un Silvesterchlaus spaventa ignare persone al volante nella Svizzera nord-orientale. Keystone / Gian Ehrenzeller Che si tratti di salutare il 2024 o di sperare in un 2025 sereno e prospero, miliardi di persone in tutto il mondo festeggiano il Capodanno in un modo o nell'altro. Gli svizzeri e le svizzere non fanno eccezione, con alcune tradizioni bizzarre e a volte inquietanti. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)

La notizia riportata su altre testate

Termine delle proiezioni tra le 23:30 e le 23:40, “giusto in tempo per una lacrima di spumante”, dice il gestore della storica sala della città dei due mari, Alberto Passalacqua, citando Christian De Sica. (Prima il Levante)

Nosferatu di Robert Eggers, con Aaron Taylor-Johnson, Bill Skarsgård, Nicholas Hoult (Fantastico, USA, 2024, 132’). Il racconto della vita tumultuosa, bella e tragica della più grande cantante d’opera del mondo, rivissuta e reimmaginata durante i suoi ultimi giorni nella Parigi degli anni Settanta. (cinematografo.it)

Un anno finisce, uno nuovo è alle porte. E c'è sempre un po' quel desiderio malcelato di ripartire con il piede giusto. (GQ Italia)

Cinema di Capodanno: Nosferatu, Maria, Better Man, Sonic e altri 6 film nelle sale o in streaming

Il conto alla rovescia per il nuovo anno è sempre un momento speciale, ma se hai deciso di trascorrere la serata a casa, perché non renderlo ancora più magico con un bel film? Che tu sia in compagnia di amici, famiglia o semplicemente desideri rilassarti, un buon film può trasformare l’attesa della mezzanotte in un’esperienza indimenticabile. (The Wardrobe)

In questa commedia di Garry Marshal, dal cast stellare, si intrecciano le vicende di una serie di personaggi alla vigilia delle feste per l'anno nuovo, tra sentimenti opposti e nuovi propositi. (Sky Tg24 )

Perché un regista ultra-dotato ed estroso come Robert Eggers dovrebbe riprendere la leggenda del Vampiro, l’epopea di Nosferatu il non-morto, simbolo del male assoluto? 1) Per le fascinazioni espressive che la vicenda offre, come se si trattasse di una sfida estrema, un esercizio di stile, una scommessa con il proprio talento? Oppure 2) per la tentazione di costruire l’horror-più-horror della letteratura e del cinema, padre di tutti gli incubi? Quale che sia la motivazione, Eggers affronta la vicenda con un pessimismo epico-crepuscolare che è tutto un programma: dal patto con il diavolo al colpo di maglio contro il patriarcato. (Corriere della Sera)