Una rete per sostenere i malati di Sla e le loro famiglie

- La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa rara che colpisce i motoneuroni, le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale responsabili dei movimenti della muscolatura volontaria. La progressiva perdita di queste funzioni porta i pazienti a non poter più muoversi, parlare, deglutire e respirare autonomamente. In Italia, circa seimila persone convivono con questa malattia, e la speranza di una cura risolutiva è ancora lontana.

Dal 2000 al 2024, i casi di SLA sono più che raddoppiati. Solo quest'anno, fino al 10 settembre, sono stati diagnosticati sei nuovi casi, mentre i pazienti seguiti dall'equipe interdisciplinare di Neurologia, Rianimazione e Cure Palliative dell'ospedale di Macerata sono attualmente 35. La giornata nazionale della SLA, celebrata il 14 e 15 settembre, vede iniziative in tutta Italia per sensibilizzare l'opinione pubblica e sostenere la ricerca.

Il dottor Claudio De Michelis, direttore della Struttura complessa di Pneumologia dell'Asl1 imperiese, spiega che la percentuale di uomini e donne colpite dalla SLA è la stessa, con un'incidenza di tre o quattro casi ogni centomila persone. In provincia di Imperia, mediamente, si registrano sei-sette nuovi casi all'anno.

La gestione della SLA richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge neurologi, rianimatori, fisioterapisti, nutrizionisti e infermieri. L'obiettivo è migliorare la qualità della vita dei pazienti e fornire supporto alle loro famiglie. La collaborazione tra ospedali, associazioni e istituzioni è fondamentale per creare una rete di sostegno efficace.

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