L'ovazione tributata alla premier Meloni, le critiche al Partito Democratico e l'auspicio che il M5s stelle venga cancellato. Il congresso di Azione sposta l'asse del partito guidato da Carlo Calenda di qualche grado in direzione del centrodestra e rimette in discussione il percorso di costruzione del 'campo largo' o 'campo progressista', a seconda delle declinazioni. Renzi Per Matteo Renzi quella di Calenda è stata una operazione di…
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Approfondimenti:
Il leader di Azione Carlo Calenda «deve decidere da che parte stare» perché molto semplicemente «non si può stare con un piede in due scarpe». Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, dopo un weekend ad altissima tensione nel centrosinistra, seguito all’invito e di conseguenza all’intervento della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Congresso di Azione. Un Congresso nel quale lo stesso Calenda ha auspicato la…
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«Penso che Carlo Calenda debba decidere: non si può stare con i due piedi in due scarpe». Elly Schlein tira una riga dopo la due giorni di congresso di Azione, da cui si è tenuta debitamente alla larga. Due giorni in cui Calenda ha flirtato con Meloni, sparato a zero contro il M5S («Andrebbe cancellato») e auspicato la nascita in Italia di un gruppo di «volenterosi» pro-riarmo con Fi, + Europa e la destra Pd.
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Duro botta e risposta tra Elly Schlein e Carlo Calenda. “Deve decidere da che parte stare”, ha criticato la segretaria del Pd. Il leader di Azione le ha risposto con un post su X. L’accusa della Schlein segue l’invito di Calenda ai “volenterosi italiani”, con cui avrebbe spinto i riformisti alla fondazione di una nuova coalizione. L’accusa di Elly Schlein al leader di Azione La risposta di Carlo Calenda su X Chi sono i “volenterosi…
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Domenica Elly Schlein aveva preferito il silenzio, decidendo di non replicare a Carlo Calenda e alla sua suggestione di una grande «coalizione dei volenterosi» che metta insieme Forza Italia, Azione, +Europa e un pezzo riformista del Pd. La segretaria dem, difficilmente scende nella polemica diretta con un alleato, o potenziale tale, dell’opposizione. È il suo stile. Ma lunedì, ai microfoni di Tagadà, la trasmissione de La7, la leader del…
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La proposta di Carlo Calenda viene rispedita al mittente da Elly Schlein, la segretaria Pd rintuzza il leader di Azione che propone di scomporre le coalizioni attuali e creare una "coalizione di volenterosi" e lo invita a scegliere "da che parte stare", innescando subito una risposta altrettanto ruvida. Ma il dibattito si riaccende anche nel Pd, con Lorenzo Guerini che, sul Foglio, da una lato evita drammatizzazioni ma dall'altro fissa un paletto saldo: sarebbe…
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Stavolta Elly Schlein non la prende larga, non ci gira intorno, come le capita di fronte alle domande dirette sulla coalizione che verrà, ma di cui ancora non si sente alcun vagito. Stavolta risponde dritta a una domanda di Tiziana Panella, durante la trasmissione Tagadà, su La7. Le viene chiesto un giudizio sugli attacchi del leader di Azione, che nel weekend ha fatto «un congresso per opporsi alle opposizioni» (così lo ha definito Nicola Zingaretti su questo giornale) e ha invitato i…
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La mossa di Carlo Calenda agita il centrosinistra. Il leader di Azione ha infatti lanciato l'ipotesi di "un gruppo di volenterosi" che comprenda il suo partito, Forza Italia, +Europa e un pezzo di Pd. Idea respinta al mittente da Forza Italia. E idea contro la quale ora si scaglia anche Elly Schlein, segretaria di quel Pd a cui, di fatto, Calenda ha tentato l'assalto. "Carlo Calenda deve decidere da che parte stare, Azione deve decidere da che parte stare, perché non…
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Da Forza Italia ai dem a +Europa: tutti i no ai volenterosi di Calenda. Schlein: “Decida dove stare”
Da Elly Schlein (era ovvio) ai riformisti dem (meno ovvio), dai forzisti ai socialisti del neo eletto Maraio, fino a +Europa di Magi. Riceve solo no la proposta di coalizione dei volenterosi italiani fatta da Carlo Calenda chiudendo il congresso di Azione. Dura la segretaria dem, che comunque non era tra le invitate al tavolo del leader di Azione. "Calenda? Penso che debba decidere da che parte …
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“Cara Schlein, noi stiamo al centro dove ci hanno messo gli elettori. Non andiamo dietro ai populisti filo putiniani e non ci asteniamo quando si tratta di Ucraina, riarmo europeo e difesa. Il resto è fuffa”. Lo scrive Carlo Calenda sui social replicando a Elly Schlein secondo cui il leader di Azione deve decidere da che parte stare. “Se guardiamo al passato io sono stato aggredito dal Movimento cinque stelle che mi ha detto ben peggio che…
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Duro botta e risposta tra la segretaria del Pd, Elly Schlein e Carlo Calenda il leader di Azione che, al congresso di due giorni fa, ha accolto (tra gli applausi) sul palco la premier Giorgia Meloni. Una partecipazione che non è piaciuta all'opposizione, come non è andata giù la proposta di costituire un gruppo di «volenterosi», una sorta di grande centro con Forza Italia, Azione, +Europa e un pezzo del Pd.
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(Adnkronos) – “Penso che Carlo Calenda debba decidere da che parte stare, non si può stare con un piede in due scarpe. Decida da che parte stare, non si può stare un po’ di qua e un po’ là”. Così Elly Schlein a Tagadà su La7. Rispetto alla proposta di una coalizione di volonterosi con Forza Italia, moderati e una parte del Pd lanciata dal leader di Azione, Schlein scandisce che “la linea del Pd è una ed è chiara: noi torneremo al governo vincendo le elezioni con una coalizione progressista, senza…
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Il neoconfermato leader di Azione alla segretaria Pd: «Noi non ci asteniamo quando si tratta di Ucraina, il resto è fuffa» Non basta e forse non poteva bastare il congresso di Azione. Ormai tra Elly Schlein e Carlo Calenda volano stracci. Se la segretaria del Pd, oggi 31 marzo, da Tagadà invita il leader centrista a decidere da che parte stare, «perché non si può stare con un piede in due scarpe» – «Decida lui da che parte stare, bisogna fare una…
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Schlein a La7: “Calenda decida, non può avere i piedi in due scarpe. M5s? Tra noi intese sul riarmo”
“Carlo Calenda deve decidere da che parte stare, perché non si può avere un piede in due scarpe. La linea del Pd è una e chiara: noi torneremo al governo vincendo le elezioni con una coalizione progressista. Senza larghe intese, senza accordi di palazzo. Questo è il mandato molto chiaro che ho ricevuto alle primarie che ho vinto, quindi Calenda faccia una scelta, perché non si può stare un po’ di qua e un po’ di là”.
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L’avvicinamento di Carlo Calenda al centrodestra accende un battibecco a distanza tra il leader di Azione ed Elly Schlein. Dopo il plateale flirt con Giorgia Meloni al congresso del partito centrista – con la prospettiva di una futura alleanza politica alle Regionali nelle Marche – la segretaria del Pd provoca l’ex ministro: “Penso che Carlo Calenda debba decidere da che parte stare, non si puo stare con un piede in due scarpe.
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Intervista alla segretaria Dem Carlo Calenda? "Penso che debba decidere da che parte stare". Parlando a Tagadà, su La7, Elly Schlein rispedisce al mittente l'affondo di Carlo Calenda, che al congresso di Azione ha lanciato l'idea di una coalizione di volenterosi anche in Italia, con Azione, +Europa, pezzi di Forza Italia e del Pd. "Penso che Azione debba decidere da che parte stare, perché non si…
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Roma, 31 mar. – “Penso che Carlo Calenda debba decidere da che parte stare. Non si può stare con i due piedi in due scarpe”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando a ‘Tagadà’ su La7, quando le è stato chiesto del progetto di una coalizione di ‘volenterosi’ lanciato da Carlo Calenda e della sua preferenza per un ritorno di Paolo Gentiloni a Palazzo Chigi.“Voglio essere chiara su un punto – ha risposto la Schlein -, la linea del Pd è una, è chiara: noi torneremo al governo vincendo le…
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(Adnkronos) – Elly Schlein sì o no alla manifestazione M5S del 5 aprile? Oppure: delegazione dem sì o no? Il Partito democratico e la sua segretaria ancora non hanno sciolto la riserva sulla loro presenza alla piazza del Movimento 5 Stelle contro (anche) il piano di riarmo presentato da Ursula von der Leyen, ma intanto Giuseppe Conte lancia un amo non indifferente alla leader dem. “Noi abbiamo aperto a tutte le forze politiche, le associazioni, i singoli cittadini”, ribadisce il presidente dei pentastellati.
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