Indennizzo per i precari docenti e ATA, il decreto Salva infrazioni

- Il governo Meloni ha recentemente approvato il decreto Salva infrazioni, un provvedimento che mira a risolvere la procedura di infrazione aperta dall'Unione Europea nel 2019 contro l'Italia. La questione riguarda l'abuso dei contratti a termine nella pubblica amministrazione, in particolare per i docenti e il personale ATA. Il decreto prevede un indennizzo che varia da 4 a 24 mesi per i lavoratori precari, come compensazione per la mancanza di stabilità nel loro impiego.

La Commissione europea, nell'aprile 2023, aveva contestato allo Stato italiano il non corretto recepimento della direttiva 1999/70/CE del Consiglio, che vieta discriminazioni a danno dei lavoratori a tempo determinato. La direttiva obbliga gli Stati membri a disporre di misure atte a prevenire e sanzionare l'utilizzo abusivo di contratti a termine. Il decreto Salva infrazioni rappresenta una risposta a queste contestazioni, cercando di evitare il deferimento dell'Italia innanzi alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea.

Il provvedimento, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 217 del 16 settembre 2024, contiene una revisione della disciplina della responsabilità risarcitoria per l'abuso di contratti a termine. In particolare, il decreto prevede risarcimenti illimitati per i lavoratori che hanno subito l'abuso di contratti a termine nella pubblica amministrazione. Questo rappresenta un tentativo di compensare i lavoratori per la precarietà e l'instabilità del loro impiego.

Il decreto Salva infrazioni è un passo importante verso la tutela dei diritti dei lavoratori precari nella pubblica amministrazione. Tuttavia, resta da vedere come verrà applicato nella pratica e se riuscirà a risolvere definitivamente la questione dell'abuso dei contratti a termine.

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