Israele in stato di allerta per attacco imminente all'Iran

- Israele si trova in uno stato di allerta massima in vista del 7 ottobre, data in cui è previsto un attacco imminente all'Iran. Secondo i media locali, il leader delle Brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas, Sayyed Attaullah Ali, è stato ucciso in un attacco israeliano in Libano. Hamas ha confermato la notizia, dichiarando che Ali e tre membri della sua famiglia sono stati uccisi da un bombardamento sulla loro casa nel campo profughi di Dawi a Tripoli, nel nord del Libano.

Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha dichiarato che Israele risponderà all'Iran, affermando che il paese ha il diritto e il dovere di difendersi. Netanyahu ha sottolineato che l'Iran è dietro tutte le minacce contro Israele e che nessun paese al mondo accetterebbe un simile attacco. Israele, ha aggiunto, non farà eccezione e risponderà con forza.

Nel frattempo, il capo del Comando militare centrale degli Stati Uniti, generale Michael Kurilla, è atteso a Tel Aviv per colloqui con il governo israeliano e i paesi alleati. Funzionari americani hanno riferito a Ynet che l'attacco all'Iran è ormai imminente. Sul terreno, le operazioni militari continuano, con Israele che ha chiesto ai caschi blu dell'ONU di ritirarsi dal Libano, richiesta che è stata respinta dall'ONU.

La situazione è ulteriormente complicata dalla manifestazione pro Palestina che si è tenuta oggi a Roma, nonostante il divieto imposto dalla questura.

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