Petrolio, quotazioni in salita dopo…"

L'accordo deve ancora essere ratificato dal un gruppo di Paesi produttori che non fanno parte del cartello, compresa la Russia, che pero' nei giorni scorsi ha manifestato di essere favorevole all'estensione di un mese dei tagli. Guidato da Arabia Saudita e Russia, il cartello ha concordato ad aprile di ridurre la produzione di 9,7 milioni di barili al giorno. Il barile di Brent del Mare del Nord supera 43 dollari (+2%) e il Wti si attesta a 40,16 dollari al barile (+1,59%). Leggi

Una decisione che arriva dopo i primi dati incoraggianti sulla ripresa delle quotazioni del Brent come anche del WTI. Resta l’incognita Libia. Infatti il piano di aprile prevedeva tagli per maggio e giugno che poi sarebbero stati man mano ridotti. Una possibile tregua nelle ostilità potrebbe anche rappresentare l’occasione per l anazione nordafricana di riavviare la produzione. Il cambio di strategia. Leggi

– ROMA, 08 GIU – Salgono le quotazioni del petrolio dopo l’accordo raggiunto sabato all’Opec+ sul prolungamento dei tagli alla produzione. Il Wti del Texas avanza dell’1% a 39,97 dollari al barile mentre il Brent del Mare del Nord cresce dell’1,51% a 42,94 dollari. Leggi

L'intesa venerdì ha spinto al rialzo il prezzo del petrolio con il Brent che avanzava del 3,1% a 41,22 dollari al barile e il WTI che è salito del 2,4% a 38,29 dollari. E' quanto riferiscono alcuni delegati dell'organizzazione. È vicino un accordo in seno all'OPEC+ per prorogare di un mese, fino alla fine di luglio, il taglio della produzione di petrolio deciso ad aprile, pari a 9,7 milioni di barili al giorno. Leggi

Il gruppo formato ai produttorie dai membri esterni, ormai noto come, in particolare la Russia, si è riunito sabato 6 giugno 2020 ed ha annunciatopiù consistenti per far risalire le quotazioni petrolifere. Leggi su quifinanza. (Di lunedì 8 giugno 2020) (Teleborsa) – Quotazioni in deciso rialzo per ilsui mercati internazionali. Il contratto sul Light crude questa mattina segna dunque un rialzo dell’1,06% a 39,97 dollari ed il Brent dell’1,23% a 42,83 dollari al barile. Leggi

Questo nuovo meccanismo potrebbe portare a un ulteriore rialzo nel petrolio e ci aspettiamo che il mercato reagisca positivamente. Dopotutto, sappiamo dall’incontro di aprile dell’Opec+ che il Messico non è mai stato molto entusiasta dei tagli alla produzione. A cura di Nitesh Shah, Director Research di WisdomTree. L’Opec+ (meno il Messico) ha deciso di prolungare i tagli più aggressivi alla produzione di petrolio fino a luglio. Leggi

Nel momento della scrittura le quotazioni del petrolio WTI registrano un rialzo del 2,5% a 39,93 dollari. Le soluzioni per investire sul petrolio oggi non mancano, ma tra quelle più attraenti è sicuramente quella di farlo attraverso i CFD su petrolio WTI e Brent. Oltre alle notizie sul taglio di produzione, le speranze di un aumento della domanda stanno favorendo i prezzi del petrolio. Si tratta di due CFD sul prezzo di WTI e Brent che permettono ai trader di non dover effettuare il rollover… Leggi

Più informazioni.. Per negare il consenso, clicca qui. Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare l'esperienza di navigazione. Questo sito usa cookies, anche di terze parti, e tracciatori di email per raccogliere informazioni statistiche per indirizzare agli utenti messaggi promozionali in linea con le loro preferenze. Se prosegui la navigazione accedendo ad altre aree del sito o interagendo con elementi del sito manifesti il tuo consenso all'uso dei cookies e delle altre tecnologie usate dal sito. Leggi

La prossima riunione dell’Opec è prevista per il 30 novembre e l’incontro con i non membri è previsto per l’1 dicembre. La prossima riunione del JMCC si terrà il 18 giugno. “Data la volatilità dei mercati petroliferi, la rinnovata attenzione al rispetto delle decisioni prese e la domanda in costante cambiamento, non ci sorprenderebbe se nei prossimi mesi venissero annunciati altri incontri straordinari”, avvertono da WisdomTree. Leggi

In realtà, anche Mosca risulta avere estratto 100.000 barili al giorno in più. Perché la crisi del petrolio impatta negativamente su bond e azioni. [email protected] Per la prima volta da inizio marzo, le quotazioni del petrolio si sono riportate sopra i 40 dollari al barile, con il Brent stamattina in area 43 e il WTI americano a 40. Da fine marzo, la produzione negli USA è scesa di 1,6 milioni di barili al giorno, attestandosi a 11,4 milioni. Leggi

ROMA - Le compagnie petrolifere tornano a immettere greggio nel mercato, nonostante il mercato si stia ancora faticosamente riprendendo dallo stop forzato dovuto al crollo della domanda globale per via della pandemia da Covid-19. I futures sul greggio sono saliti di un altro 11% la scorsa settimana per finire venerdì a 39,55 dollari al barile. L'aumento dei volumi rimane molto al di sotto dei livelli di picco prima della pandemia, quando gli Stati Uniti pompavano più di… Leggi

Light crude. Brent. (Teleborsa) -. Fa eccezione solo la Libia, che sta riavviando ora la produzione dopo il conflitto interno, e temporaneamente il Messico. A dare linfa all'oro nero contribuisce la decisione delldi prolungare ied estenderne la portata rispetto a quanto deciso in primavera.Il contratto sulquesta mattina segna dunque un rialzo dell'1,06% a 39,97 dollari ed ildell'1,23% a 42,83 dollari al barile. Leggi

Tuttavia, JBC Energy ha segnalato che i prezzi più alti potrebbero scoraggiare gli acquisti e danneggiare la fragile ripresa della domanda. In seguito all'estensione, l'Arabia Saudita ha incrementato i suoi prezzi del greggio per il mese di luglio. Le basse quotazioni hanno spinto gli acquirenti cinesi a investire nelle importazioni. Durante le prime fasi della sessione, entrambi gli indici hanno toccato i loro massimi dal 6 marzo, rispettivamente a 43,41 e 40,44 dollari. Leggi

L’indebolimento dei prezzi si spiega con il fatto che i mercati avevano chiesto di più. Al momento il WTI rallenta salendo di appena lo 0,38% a $39,70, mentre il Brent rimane solido con +0,71% a $42,60. Entrambi i contratti hanno testato il massimo dallo scorso 6 marzo. A seguito dell’accordo, l’Arabia Saudita ha immediatamente aumentato i prezzi mensili del petrolio crude di luglio. Il Brent è salito fino a $43,41 al barile, per poi ridurre i guadagni, così come… Leggi

Arabia Saudita e Russia, di fatto leader del gruppo misto di produttori, hanno dimostrato di voler monitorare da vicino il mercato petrolifero e, per raggiungere questo scopo, hanno stabilito di incontrarsi con cadenza mensile per valutare le condizioni di domanda ed offerta in un contesto connotato da una ripresa economica all’insegna dell’incertezza a causa della pandemia di coronavirus. L’accordo, inoltre, si presenta come una chiara vittoria per Arabia Saudita e Russia che, dopo aver scatenato una… Leggi

La guerra civile in Libia, costata un milione di barili di produzione al giorno, ha aiutato a ribilanciare domanda e offerta. tagli alla produzione di petrolio dei Paesi aderenti all'Opec+ proseguiranno inalterati a 9,7 milioni di barili al giorno per tutto il mese di luglio. Ma il cessate il fuoco tra Haftar e al Sarraj potrebbe aprire la porta a una graduale ripresa della produzione. Dallo scorso aprile, anche grazie ai tagli dell'Opec+, il prezzo del petrolio è quasi raddoppiato a 42,3 dollari al… Leggi

La Nigeria fa sapere che si sarebbe raggiunta anche un'intesa sulle compensazioni a cui sarebbero tenuti i Paesi che non hanno rispettato le loro quote di produzione. Lo riferiscono alcuni delegati all'agenzia Reuters. La riunione dei Paesi Opec e dei suoi alleati, guidati dalla Russia, si è tenuta oggi per costringere i Paesi più reticenti come l'Iraq e la Nigeria a rispettare gli accordi. I Paesi dell'Opec hanno raggiunto un accordo per estendere di un mese, fino… Leggi

I produttori del cartello Opec+ avevano precedentemente concordato di tagliare l'offerta di 9,7 milioni di barili al giorno (bpd) nei mesi di maggio e giugno per sostenere i prezzi che sono crollati a causa della crisi del coronavirus. L'Arabia Saudita e la Russia hanno concordato di estendere i tagli fino alla fine di luglio e questo è appunto l'accordo che si sarebbe profilato, anche se Riad avrebbe spinto per estenderli sino a fine agosto. Leggi

Petrolio, accordo Opec+ per proroga dei tagli a luglio Raggiunta anche un'intesa sulle compensazioni. (REUTERS). Raggiunta anche un'intesa sulle compensazioni. 1' di lettura. Accordo in seno all’Opec+ per prorogare di un mese, fino alla fine di luglio, il taglio della produzione di petrolio deciso ad aprile, pari a 9,7 milioni di barili al giorno. È quanto riferiscono alcuni delegati dell'Organizzazione, secondo quanto riporta Bloomberg. Leggi

Ma salvo sorprese dell’ultimo minuto ci sono già almeno due punti fermi. Segno che c’è già un’intesa di massima, anche su come ottenere il rispetto dei tetti produttivi da parte dell’Iraq e degli altri Paesi “disubbidienti” di Sissi Bellomo. (REUTERS). Il vertice è stato anticipato a questo pomeriggio. I dettagli dell’intesa restano vaghi e ufficiosi: nient’altro che rumor, probabilmente diffusi ad arte da russi e sauditi, di nuovo compatti al timone dell’Opec Plus. Leggi

La sovrapproduzione di petrolio è strutturale. Si tengono però questa carta come extrema ratio: se si va allo scontro, sauditi e russi sconfiggerebbero gli altri, ma la vittoria sarebbe molto costosa per loro. La colpa è anche della recessione planetaria dovuta al Covid-19, ma questo ha solo reso più acuta una situazione già incancrenita. I sauditi hanno già provato a risolvere il problema facendo crollare deliberatamente i prezzi per mandare a gambe… Leggi