Richiesta di verità sulla tragedia del Natisone

Il 31 maggio scorso, una tragedia ha colpito la comunità di Udine. Tre giovani romeni, Cristian Casian Molnar, Bianca Doros e Patrizia Cormos, sono stati inghiottiti da una piena improvvisa del fiume Natisone. La speranza di ritrovare i ragazzi vivi è svanita quando il corpo di Cristian Molnar, l'ultimo dei tre, è stato ritrovato giorni dopo nelle gole del fiume.

Il 27 giugno, Cristian Casian Molnar è stato commemorato nella chiesa ortodossa di via Tomadini, a Udine. Molti hanno partecipato alla cerimonia, rendendo omaggio all'ultimo dei tre giovani restituiti dal Natisone. Il dolore per la perdita di questi giovani vite è palpabile, ma si mescola con la rabbia e lo sconforto.

La domanda più ricorrente tra i familiari delle vittime è: "Si è fatto il massimo per salvarli?". La famiglia di Patrizia Cormos, una delle due ragazze, chiede chiarezza e vuole sapere cosa è realmente accaduto quel giorno. Nel telefono di Patrizia sono stati trovati dei video che documentano gli ultimi momenti della tragedia, compreso il comportamento di chi guardava dal ponte.

La madre di Patrizia, Mihaela, insiste affinché sia fatta luce sulla tragedia. "Nel telefono di mia figlia è documentato tutto fino all'ultimo minuto, anche il comportamento di chi guardava dal ponte. Vogliamo la verità", afferma. La Procura di Udine sta indagando sulla dinamica della tragedia, con l'ipotesi di reato per omicidio colposo contro ignoti.

Venerdì sarà il primo mese senza Patrizia, trascinata via dal Natisone insieme agli amici Bianca e Cristian. Nel cuore di Mihaela, la mamma, al dolore si mescola la rabbia. Quella di aver perso sua figlia in un destino tragico sul quale ora insiste che sia fatta luce. La ricerca della verità continua, nella speranza che simili tragedie possano essere prevenute in futuro.

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