Sinner e il caso doping, la previsione di Roddick

- Jannik Sinner, attuale numero uno del tennis mondiale, si trova al centro di un caso di doping che ha scosso il mondo sportivo. L'azzurro è risultato positivo al Clostebol, una sostanza proibita, rilevata durante il torneo di Indian Wells lo scorso marzo. Nonostante l'assoluzione iniziale da parte del tribunale indipendente dell'International Tennis Integrity Agency (Itia), l'Agenzia mondiale antidoping (Wada) ha presentato ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas), chiedendo una squalifica di 1-2 anni.

Andy Roddick, ex numero uno del tennis mondiale e ora commentatore, ha espresso la sua opinione sul caso nel proprio podcast, prevedendo una squalifica di sei mesi per Sinner. Secondo Roddick, due delle tre persone che hanno giudicato il caso non erano a conoscenza dell'identità del tennista coinvolto, mentre solo una persona era al corrente. Questa situazione, secondo l'ex tennista, potrebbe influenzare la decisione finale del Tas.

Il Tas ha confermato di aver ricevuto il ricorso della Wada, dando inizio all'iter del processo. Non è ancora stata fissata una data per l'arbitrato, durante il quale Sinner dovrà dimostrare come la sostanza proibita sia entrata nel suo corpo e di non essere stato negligente. In caso contrario, la sanzione potrebbe variare da un minimo di 12 mesi a un massimo di 24 mesi.

Il caso di Sinner ha sollevato preoccupazioni nel mondo del tennis, con molti che si interrogano sulle possibili conseguenze per la carriera del giovane talento italiano. La Wada, nota per la sua intransigenza in casi simili, non lascia spazio a incertezze e ha chiesto una squalifica esemplare per il tennista azzurro.

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