Meloni vara il decreto flussi, nuove regole per i migranti

- Il Consiglio dei ministri, dopo una settimana di ritardo dovuta a problemi tecnici non meglio precisati, ha finalmente approvato il decreto flussi. La premier Giorgia Meloni, sin dal suo insediamento a Palazzo Chigi, ha manifestato l'intenzione di rivedere la normativa sugli ingressi regolari dei migranti, con particolare attenzione al meccanismo del click day, ritenuto permeabile alla criminalità organizzata. Il nuovo decreto introduce modifiche significative: i click day aumentano, anche se l'obiettivo a lungo termine è la loro abolizione, e vengono introdotte norme più stringenti per le attività delle Ong e per i ricorsi dei richiedenti asilo.

Tra le novità più rilevanti, il decreto prevede l'arrivo di diecimila badanti in più per le famiglie italiane, un aumento delle quote di ingresso per i lavoratori stranieri e una maggiore chiarezza normativa sul destino dei lavoratori stagionali cui è scaduto il contratto. Inoltre, il decreto semplifica le procedure per le richieste di lavoro, avviando un percorso che punta all'eliminazione dei click day. Nonostante le polemiche, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha chiarito che i controlli sui cellulari dei migranti hanno l'unico scopo di garantire l'identificazione o la provenienza geografica.

Il decreto flussi rappresenta un passo importante nella gestione dei flussi migratori in Italia, con l'obiettivo di rendere più efficaci e trasparenti le procedure di ingresso e soggiorno per i lavoratori stranieri. Le nuove norme, che non modificano le quote di ingresso ferme a 165mila nuovi ingressi, mirano a contrastare le truffe e a garantire una maggiore sicurezza e legalità nel processo di accoglienza e integrazione dei migranti.

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