Ricordo di Borsellino e la lotta per la verità

A trentadue anni dalla strage di via D'Amelio, Napoli rende omaggio al giudice Paolo Borsellino e agli agenti della sua scorta, tragicamente scomparsi nell'attentato mafioso del 19 giugno 1992 a Palermo.

Questa mattina, una corona di fiori è stata deposta in piazza Municipio, accanto alla lapide posta sotto l'albero della legalità, simbolo del sacrificio per la giustizia e la democrazia di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e degli agenti delle loro scorte.

La strage di via D'Amelio, avvenuta solo 57 giorni dopo l'attentato di Capaci, rappresenta ancora oggi una ferita aperta nel cuore dell'Italia.

Il sacrificio di Paolo Borsellino e dei cinque agenti della sua scorta, barbaramente uccisi, è un monito di coraggio che vive nelle nostre menti. La lotta alle mafie e al malaffare rimane una priorità assoluta per un Paese che, grazie all’esempio di questi straordinari eroi, ha dimostrato di voler lasciarsi alle spalle gli anni più bui.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato come la ricerca di una piena verità sulle circostanze e i mandanti dell’attentato sia stata ostacolata da depistaggi.

Il cammino della giustizia ha subito tempi lunghi e questo rappresenta una ferita per la comunità. Il bisogno di verità è insopprimibile in una democrazia e dare ad esso una risposta positiva resta un dovere irrinunciabile.

Quest’anno ricorre il 32° anniversario di una delle più tragiche giornate della storia della nostra Repubblica: la strage di Via D’Amelio, Palermo 19 luglio 1992.

Dopo tanti anni da quell’infausta data, il modo migliore per tramandarne il ricordo è affidarne il ritratto a un giovanissimo studente calabrese, Simone Calì, della classe III sez.

Altri dettagli:
Ordina per: Data | Fonte | Titolo