Il crollo delle vendite di auto elettriche in Europa, cause e conseguenze

- Ad agosto 2024, il mercato delle auto elettriche in Europa ha subito un tracollo senza precedenti, con un calo del 36% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Questo dato, elaborato da Jato Dynamics, rappresenta la flessione più significativa dal gennaio 2017, quando furono registrate le prime immatricolazioni di veicoli elettrici. Complessivamente, sono state immatricolate 125.070 unità di auto elettriche, un numero decisamente inferiore rispetto alle aspettative.

Il calo della domanda di nuove vetture elettriche ha avuto un impatto significativo sul mercato automobilistico complessivo, che ha registrato una flessione del 16,5% ad agosto 2024. Le immatricolazioni totali si sono attestate a 755.717 unità, rispetto alle 904.694 dello stesso mese dell'anno precedente. Nonostante ciò, nei primi otto mesi dell'anno, il mercato ha mantenuto un leggero incremento dell'1,7%, con un totale di 8.661.401 immatricolazioni, ovvero quasi 145.000 unità in più rispetto allo stesso periodo del 2023.

Il crollo delle vendite di auto elettriche ha coinvolto praticamente tutti i costruttori, non solo Volkswagen. L'Associazione europea dei costruttori di automobili (Acea) ha cambiato posizione riguardo agli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 dell'UE entro il 2025, sollecitando Bruxelles ad adottare misure urgenti per affrontare le crescenti sfide nel raggiungimento di questi obiettivi. La quota di mercato dei veicoli elettrici a batteria è in declino nell'Unione Europea, e questo ha portato a una revisione delle strategie da parte dei costruttori.

Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha definito "follia" lasciare le imprese in un clima di incertezza fino al 2026, sottolineando che nessuno investe né sull'elettrico né sull'endotermico in un contesto di incertezza. Urso ha indicato come "assolutamente necessario" anticipare all'inizio del prossimo anno la revisione del regolamento sui veicoli leggeri prevista per il 2026, nei primi 100 giorni della nuova Commissione.

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