È attualmente in fase di studio un vaccino pan-coronavirus contro il Sars-Cov-2 e tutte le sue varianti. Si tratterebbe di vaccini di ultima generazione, che garantirebbero una protezione efficace contro le mutazioni del Covid. Espandendo le cellule T preesistenti, tali vaccini potrebbero aiutare a fermare il virus nelle sue tracce in una fase molto precoce” Il risultato si otterrebbe progettando dei sieri in gradi di attivare le cellule T , ovvero quelle della memoria immunitaria, così da attaccare le cellule…
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Maggiore flessibilità contro le mutazioni. “Questo vaccino a doppia azione fornirebbe maggiore flessibilità contro le mutazioni e, poiché le cellule T possono essere incredibilmente longeve, potrebbe anche fornire un’immunità più duratura. Quindi, progettando vaccini che attivano le cellule della memoria immunitaria, note come cellule T, per attaccare le cellule infette, sarebbe possibile eliminare il SARS-CoV-2 fin dall’inizio, contribuendo così a fermarne la diffusione.
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Questi sieri di ultima generazione avrebbero il compito di indurre una risposta immunitaria contro le “ proteine di replicazione ”, determinanti nelle primissime fasi del ciclo virale. Un vaccino in grado di indurre le cellule T a riconoscere e indirizzare le cellule infette che esprimono queste proteine, essenziali per il successo del virus, sarebbe più efficace nell’eliminare la SARS-CoV-2 precoce e potrebbe avere l’ulteriore vantaggio di riconoscere anche altri coronavirus che attualmente infettare gli…
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Sono in corso diversi studi su vaccini stabilizzati e somministrabili per vie alternative a quella intramuscolare. L’iniezione dell’antigene proteico nelle cellule del derma, dove è molto attiva la reazione immunitaria, produce una risposta superiore a quella della iniezione intramuscolare ed evita il danno da trauma meccanico dell’ago macroscopico Il rischio è di mettere a disposizione dei prodotti vaccinali che non possono essere estesamente utilizzati per ragioni…
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Sono inoltre farmaci molto ben tollerati. Gemelli IRCCS di Roma per fare il punto sui nuovi farmaci contro il Covid-19 e quelli in arrivo. Monoclonali. Sul fronte degli anticorpi monoclonali per il trattamento di Covid-19 a breve arriverà un importante passo in avanti. Noi non sappiamo se continuando a circolare questo virus possa diventare più aggressivo anche nei confronti dei bambini A questi farmaci si aggiungono poi gli…
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I vaccini proteici potrebbero dare una svolta alla pandemia? di Francesca Cerati 13 novembre 2021. Stanno per arrivare i vaccini per il Covid-19 formulati alla “vecchia maniera”, già collaudati da decenni per proteggerci dall’epatite B, dalla pertosse e dall'influenza. Ma perché arrivano solo ora? Sostanzialmente per due ordini di motivi. Il primo riguarda la produzione, più lenta rispetto a quelli già in commercio; il secondo aspetto è legato alle strategie aziendali e ai mancati accordi con i colossi…
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Infatti, altri studi condotti utilizzando le stesse molecole in soggetti più gravi hanno confermato la loro validità nel migliorare la prognosi della malattia. Poiché si tratta di uno studio molto importante anche per le ricadute sull’eventuale somministrazione della 3° dose, si rimanda per un approfondimento al commento presente nel report. In entrambi i casi si tratta di due importanti comunicazione che permettono in…
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All'interno del campione 58 partecipanti non erano stati colpiti da Covid-19 nella prima ondata nonostante l'alto rischio di esposizione. E ora gli scienziati vogliono mettere a punto una nuova generazione di vaccini, come scrivono nelle conclusioni, che agiscano su questo meccanismo Un gruppo della University College London ha identificato dei potenziali nuovi bersagli nel coronavirus. Agendo su questi bersagli, dunque, la nuova tipologia di vaccino potrebbe essere utile per proteggerci anche da altri…
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Grazie agli studi dei ricercatori di tutto il mondo, oggi finalmente ci si può proteggere con i vaccini e anche con gli anticorpi monoclonali. I risultati di fase 3 sembrano molto promettenti, l’efficacia sarebbe comparabile a quelli a mRna (ossia Pfizer e Moderna). Un vaccino basato sulla tecnologia delle proteine ricombinanti: assemblandosi possono formare cioè particelle simil-virali che inducono il sistema immunitario a produrre anticorpi.
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È l’ennesima prova di che cosa oggi la «macchina della scienza» riesca a produrre in tempi una volta impensabili. Oggi, rispetto all’inizio della pandemia hanno preso effettivamente forma protocolli per intervenire a seconda della situazione e dell’evoluzione della malattia. Ma pensare che si possano archiviare le vaccinazioni come un retaggio del passato sarebbe un grave errore di Luigi Ripamonti.
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Infatti, altri studi condotti utilizzando le stesse molecole in soggetti più gravi hanno confermato la loro validità nel migliorare la prognosi della malattia. In entrambi i casi si tratta di due importanti comunicazione che permettono in prospettiva di migliorare l’armamentario terapeutico per contrastare ancor più efficacemente la malattia COVID-19 Di pari passo alle conferme scientifiche sulla necessità della terza dose…
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Gli scienziati sottolineano quindi che i nuovi farmaci dovrebbero concentrarsi sulle proteine che il patogeno utilizza per replicarsi. «Ristoranti solo per vaccinati». Un decimo dei volontari regolarmente negativi aveva sviluppato cellule T, in grado di riconoscere il coronavirus, a prescindere dalla versione in cui si presenta, e di rimanere attive. Il corpo produce le cellule T anche in risposta ad altri membri della famiglia del coronavirus, come quelli che…
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