Caso Cerciello: polemiche per la concessione degli arresti domiciliari a Hjorth

L'omicidio del maresciallo Mario Cerciello Rega continua a far discutere. La recente decisione della Corte di Appello di Roma di concedere gli arresti domiciliari a Gabriel Christian Natale Hjorth, uno dei due condannati per l'omicidio, ha suscitato indignazione e polemiche.

La Corte di Assise di Appello di Roma ha disposto la misura degli arresti domiciliari in favore di Gabriel Christian Natale Hjorth. Questa decisione è stata presa prima delle motivazioni della sentenza che ha trasformato l'ergastolo in una pena di 11 anni e 4 mesi di reclusione.

Maurizio Gasparri, in uscita dalla Camera dei Deputati, ha espresso preoccupazione per la scarsa indignazione nei confronti della decisione della Corte. Ha definito vergognosa la decisione di scarcerare uno dei due assassini del maresciallo Cerciello Rega.

Gabriele Natale Hjorth non ha accoltellato il vicebrigadiere, ma ha tenuto fermo il suo collega, Andrea Varriale, in modo da impedirgli di intervenire in difesa di Cerciello Rega. Tra le motivazioni della riduzione della pena, il fatto che i due americani non avrebbero capito che Mario Cerciello Rega, in abiti civili al momento dell'aggressione, appartenesse alle forze dell'ordine.

Hjorth sconterà la pena degli arresti domiciliari a Fregene, nella casa della nonna. La notizia ha suscitato polemiche, con il ministro Santanchè che ha fatto un parallelo con Toti. La decisione della seconda corte di Assise di Appello di Roma di concedere gli arresti domiciliari a Hjorth ha scatenato una vivace polemica.

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