Sequestro di autovelox non conformi in tutta Italia

Un'indagine condotta dal Giudice per le indagini preliminari di Cosenza ha portato al sequestro di numerosi autovelox in tutta Italia. Questi dispositivi, denominati T-Exspeed V2.0, sono stati ritenuti non conformi rispetto al prototipo depositato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel 2011.

L'indagine è stata avviata a seguito dell'ordinanza n. 25544/2023 della Cassazione, che ha sottolineato la necessità dell'omologazione per tutti i dispositivi di rilevamento della velocità. Attualmente, tutte le apparecchiature in uso in Italia sono prive di tale omologazione.

Il sequestro dei dispositivi T-Exspeed V2.0 è avvenuto in diverse città italiane. Questi autovelox, utilizzati dalla polizia per il rilevamento della velocità, sono stati autorizzati dal Ministero, ma non omologati. La mancanza di omologazione ha portato alla disattivazione dei dispositivi e al sequestro da parte delle autorità.

Il sequestro di questi autovelox potrebbe portare all'annullamento di numerose multe e alla restituzione delle somme pagate. Inoltre, il rappresentante legale della società appaltatrice che fornisce i dispositivi alle amministrazioni comunali è stato denunciato.

L'operazione ha coinvolto diverse regioni italiane, dal Piemonte all'Emilia, dalla Puglia alla Sicilia, dalla Basilicata alla Calabria, passando dal Veneto. Tutte queste aree sono state interessate dal sequestro di autovelox non conformi.

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