Inchiesta ultrà, coinvolti dirigenti e giocatori di Milan e Inter

- L'inchiesta della Procura di Milano, che ha scoperchiato una realtà inquietante riguardante il tifo organizzato delle due squadre milanesi, ha portato alla luce rapporti stretti tra alcuni esponenti di spicco del mondo del calcio e i capi ultrà. Marco Materazzi, leggenda dell'Inter, è stato intercettato mentre parlava al telefono con Marco Ferdico, capo ultrà nerazzurro, rivelando che le informazioni arrivavano direttamente da Javier Zanetti, vicepresidente della società e suo ex compagno di squadra.

Le indagini, che hanno già portato a misure cautelari nei confronti di 19 ultras di Inter e Milan, si concentrano ora su figure di rilievo come l'allenatore Simone Inzaghi, l'ex difensore Milan Skriniar e il capitano rossonero Davide Calabria, tutti convocati come persone informate dei fatti. La Procura intende chiarire i rapporti tra i dirigenti e i tifosi organizzati, cercando di capire se vi siano stati favori o agevolazioni indebite.

Il presidente dell'Inter, Marotta, ha dichiarato che il club è parte lesa e ha garantito massima collaborazione con la magistratura, sottolineando che l'Inter applica protocolli di sicurezza molto rigidi. Tuttavia, l'inchiesta ha messo in evidenza come il club fatichi a tagliare i legami con elementi criminali all'interno della tifoseria organizzata.

La vicenda ha suscitato grande clamore, soprattutto per il coinvolgimento di personaggi noti e rispettati nel mondo del calcio. Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni, con l'interrogatorio dei 19 arrestati e l'audizione dei dirigenti e giocatori convocati. La Procura di Milano intende fare chiarezza su una situazione che rischia di gettare un'ombra sul calcio italiano, già segnato da numerosi scandali in passato.

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