L'azienda di Taiwan, la fabbrica ungherese, i mediatori egiziani: le piste che portano ai cercapersone di Hezbollah

L'azienda di Taiwan, la fabbrica ungherese, i mediatori egiziani: le piste che portano ai cercapersone di Hezbollah
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il Giornale ESTERI

Come è stato possibile far saltare contemporanemente centinaia di cercapersone in Libano? Le ragioni tecniche e l'ipotesi manomissione: una lunga catena di misteri dall'Asia al Medio Oriente, passando per l'Europa (il Giornale)

Ne parlano anche altri media

Da quello che sappiamo finora i cercapersone esplosi in Libano erano alimentati da batterie al litio. Nonostante siano le stesse batterie che ci sono nei nostri smartphone è improbabile che si possa replicare lo stesso attacco anche con gli smartphone che usiamo tutti i giorni. (Fanpage.it)

L'azienda taiwanese Gold Apollo ha smentito la notizia del New York Times secondo cui avrebbe prodotto centinaia di cercapersone imbottiti di esplosivo utilizzati da membri di Hezbollah che sono esplosi simultaneamente in Libano, uccidendo almeno nove persone. (il Dolomiti)

Prima un sibilo durato pochi secondi, poi le esplosioni simultanee di centinaia di cercapersone in dotazione alle milizie di Hezbollah in Siria e Libano. (LA NOTIZIA)

I cercapersone, l’azienda in Ungheria, il Mossad: la verità sul colpo ad Hezbollah

Il New York Times, ecco come Israele ha fatto esplodere i cercapersone (AGI - Agenzia Italia)

"Nel giro di un minuto il nemico è riuscito a infliggere uno dei suoi peggiori colpi a Hezbollah dall'inizio del conflitto", ha detto. Un portavoce di Hezbollah ha riferito al quotidiano libanese al Akhbar che l'operazione dei cercapersone esplosi è stato "un duro colpo". (Tiscali Notizie)

A meno di 24 ore da quello che si potrebbe definire il primo attacco cibernetico selettivo con conseguenze reali, sono incominciate le prime speculazioni su dati reali e prese di distanze. (Nicola Porro)