Cercapersone Hezbollah esplosi, 12 morti e 4000mila feriti attacco hacker: “Mossad inserito esplosivo e fatto detonare da remoto alzando temperatura”

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Il Giornale d'Italia ESTERI

Il bilancio dei morti per l'attacco hacker ai cercapersone di Hezbollah è salito a 12 morti e circa 4000 persone ferite. Tra i cadaveri rivenuti anche 3 civili, due minori e una donna: Fatima Abdallah, 8 anni, della regione di Baalbeck, Muhammad Bilal di 11 anni della periferia sud di Beirut e l'infermiera Atta Dirani, colpita mentre lavorava in un ospedale nella regione di Baalbeck. L'ambasciatore iraniano in Libano, Mojtaba Amani, ha perso un occhio rimanendo gravemente ferito all'altro quando il suo cercapersone è esploso nell'ondata simultanea di detonazioni. (Il Giornale d'Italia)

Su altri giornali

Prima un sibilo durato pochi secondi, poi le esplosioni simultanee di centinaia di cercapersone in dotazione alle milizie di Hezbollah in Siria e Libano. (LA NOTIZIA)

Sotto accusa Israele che avrebbe piazzato piccole cariche nei dispositivi che erano in uso a membri del movimento sciita libanese (LAPRESSE)

Secondo fonti della tv saudita al Hadath, circa 500 miliziani di Hezbollah sono rimasti accecati in seguito all'esplosione dei loro cercapersone ieri in Libano e a Damasco. Un portavoce di Hezbollah ha riferito al quotidiano libanese al Akhbar che l'operazione dei cercapersone esplosi è stato "un duro colpo". (Tiscali Notizie)

Hezbollah, i cercapersone e la guerra cyber. Può succedere alle auto e ai cellulari?

"Ho chiamato il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib, mi ha informato dell'esplosione di un elevato numero di dispositivi elettronici in molte aree del Paese: migliaia di persone sono rimaste ferite, centinaia in condizioni critiche, gli ospedali sono al collasso". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Hezbollah li aveva acquistati dall’azienda di Taiwan Gold Apollo. Dopo le indiscrezioni di Axios arriva la conferma del New York Times. (Open)

È di 11 morti e oltre 4 mila feriti – di cui 400 in condizioni critiche – il bilancio dell’esplosione in sequenza di migliaia di cercapersone usati da Hezbollah in Libano e in Siria. Un attacco tecnologico che rischia di esacerbare lo scontro tra il gruppo militante e Israele. (Nicola Porro)