Nuovi raid di Israele contro Hezbollah: colonne di fumo su Beirut

Nuovi raid di Israele contro Hezbollah: colonne di fumo su Beirut
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Più informazioni:
La Stampa ESTERI

Nuovi raid di Israele contro Hezbollah: colonne di fumo su Beirut Nuovi raid di Isreale in Libano. Colonne di fumo si alzano nei sobborghi meridionali di Beirut all'alba, dopo che le forze israeliane hanno nuovamente colpito l'area, sede del quartier generale di Hezbollah. Tra le vittime dell'attacco ci sarebbe Suhail Hussein Husseini, un alto responsabile delle finanze e della logistica del gruppo, segnando l'ultimo di una serie di omicidi mirati ai vertici di Hezbollah. (La Stampa)

Ne parlano anche altri media

Roma, 8 ott. – L’esercito israeliano ha affermato di aver schierato la sua 146a divisione di riserva in Libano, dove sono in corso “attività operative limitate, localizzate e mirate” contro quelli che definisce “obiettivi terroristici e infrastrutture di Hezbollah nel Libano sud-occidentale”. (Agenzia askanews)

Le Forze di difesa israeliane hanno neutralizzato nella giornata di ieri Suhail Hussein Husseini, uno dei vertici di Hezbollah. Un’altra testa è caduta. (L'Opinione delle Libertà)

«La situazione è sempre più grave in Libano: Israele bombarda ovunque e nessuno si sente più al sicuro». «Da mezzanotte fino all'alba i bombardamenti non permettono di prendere sonno», racconta a Tempi il vescovo alla guida della Chiesa patriarcale di Antiochia dei Siri, un piccolo gregge di 140 mila fedeli nel mondo e 16 mila in Libano. (Tempi.it)

Israele mette a segno un altro colpaccio in Libano: ucciso Husseini, ai vertici di Hezbollah (video)

Sausan in arabo è il nome di un fiore delicato, la traduzione esita tra giglio e gelsomino. È anche il nome di una bambina di 6 anni che da 16 giorni è ricoverata in terapia intensiva nell’ospedale di Rayak, al confine della valle della Beka’a, nella parte rivolta verso la Siria. (il manifesto)

Un navigato personaggio dai baffoni grigi con il simbolo della Maserati sulla poltrona dell'ufficio, che sottolinea: «Curiamo tutti, ma appena possibile chiediamo ai membri di Hezbollah di lasciare l'ospedale». (il Giornale)

Lo ha affermato l'Idf in una (Secolo d'Italia)