Bruxelles: 40 miliardi a Kiev, ma sul piano l’Italia frena. Sostegno anche alla Siria
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BRUXELLES L’Europa compie passi avanti nel dialogo con la nuova Siria, ma sul piano fino a 40 miliardi di euro di aiuti militari per l’Ucraina si scontra con la freddezza di vari governi, tra cui quello italiano. E la numero uno della diplomazia Ue Kaja Kallas ha dovuto ammettere che sulla sua iniziativa, lanciata una settimana fa, «resta ancora del lavoro da fare». A Bruxelles, nel giorno in cui erano in città i ministri degli Esteri dei 27 per la periodica riunione mensile, si è tenuta ieri la Conferenza internazionale sulla Siria. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altri media
L'Ue non lascia sola Kiev; ma non raddoppia gli aiuti militari ai gialloblù come chiesto agli Stati dall'Alto rappresentante per la Politica estera, Kallas. (il Giornale)
In una intervista esclusiva a Euronews l'Alta rappresentante Ue per la politica estera Kaja Kallas dichiara che una spaccatura transatlantica "renderebbe la Russia più forte" e l'Ue non può dargliela vinta Intervenendo in diretta al nuovo programma di Euronews Europe Today mercoledì, Kallas ha detto che non c'è nessun muro tra Bruxelles e l'amministrazione Trump e ha esortato entrambe le parti a rimanere unite di fronte all'aggressione della Russia in Ucraina (Euronews Italiano)
Mentre ieri Donald Trump, con il solito exploit quotidiano, annunciava l’imminente telefonata con Vladimir Putin per «provare a porre fine al confitto», a Bruxelles si discuteva del cosiddetto «piano Kallas» (dal nome dell’Alta rappresentante per la politica estera Ue) che mira a raggruppare un maxi-finanziamento dei sostenitori di Kiev tra i 20 e i 40 miliardi di euro. (il manifesto)
Italia, Francia e Spagna silurano il piano Kallas per l’Ucraina? Italia, Francia e Spagna non sono convinte del piano da 40 miliardi di Kaja Kallas per il sostegno all'Ucraina. Estratto dal Mattinale europeo. (Start Magazine)
"Abbiamo visto quel che è successo con Minsk 1 e 2: se Mosca ottiene il divieto di fornire aiuti militari all'Ucraina sarà libera di continuare perché gli ucraini non potranno difendersi da soli, quindi è chiaro che non può funzionare, non può essere l'accordo", spiega. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Al termine della riunione del Consiglio Affari Esteri, tenutosi alla vigilia dell’attesa telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin sulle sorti dell’Ucraina, è Kaja Kallas a riassumere l’umore prevalente tra i 27 capi delle diplomazie… BRUXELLES (La Stampa)