Enrico Ruggeri sugli artisti pro Tony Effe: "Perché quando annullano un concerto a Povia non succede niente?"
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Anche Enrico Ruggeri ha detto la sua sul caso di Tony Effe, che è stato escluso dal concerto di Capodanno al Circo Massimo di Roma perché i suoi testi sarebbero "sessisti". Il cantante sugli artisti che si sono schierati a suo favore: "Dopo la seconda volta che ho parlato di Covid non sono andato in tv per tre anni e nessuno la levato scudi". (Fanpage.it)
Ne parlano anche altri media
Nelle prime pagine di Monaco guerriero, il suo primo libro uscito il mese scorso per Mondadori (decisamente un brutto libro, mi scuso se lo penso e lo dico pure, in fondo mi scuso senza pentimento), Massimo Pericolo, stupendo rapper e anche trapper, scrive: «La musica la annovero tra i piaceri. (La Stampa)
Elodie è pronta per calcare ancora una volta il palco del Festival di Sanremo, edizione 2025 con il ritorno di Carlo Conti alla conduzione. E lo farà cantando il brano “Dimenticarsi alle 7”, come ha raccontato in un’intervista rilasciata a Repubblica: “È bel dramma romantico. (MOW)
Con una intensità degna delle migliori intenzioni i musicisti perugini si sono organizzati per concludere in maniera veramente fastosa l’anno delle celebrazioni pucciniane. Nel pomeriggio di venerdì, mentre Uto Ughi stava scaldando il suo violino in san Pietro, nella grande sala della laicità perugina, il Coro Lirico dell’Umbria si schierava, sotto la guida di Carlo Segoloni, per offrire un ampio saggio delle sue possibilità. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Sold out il concerto di Capodanno di Tony Effe a Roma, dopo l'esclusione del cantante da quello ufficiale organizzato dal Comune. (Corriere della Sera)
Mentre il sindaco Gualtieri, che aveva chiesto al cantante un passo indietro dopo le polemiche per i testi giudicati «violenti e misogini», assicura di non essersi pentito della scelta, anche se ha causato il flop dell'evento al Circo Massimo, dal quale poi si sono sfilati anche altri artisti come Mahmood e Mara Sattei. (Corriere Roma)
Il garbo, la gentilezza, il rispetto per le donne: dove andremo a finire? Forse là dove abbiamo cominciato. Nel 1973 lui e Battisti potevano permettersi un brano come ‘La canzone della terra’, che oggi se non un boicottaggio giustificherebbe qualche smorfia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)