Il metodo Fazzolari: la velina «criptata» che detta le mosse di FdI
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C’è chi, sprezzante, da sinistra l’ha ribattezzata la «velina nera». Chi, ben più aulico, da destra la chiama la «Bibbia». Mentre l’autore, «Il Fazzo», più asetticamente la definisce «nota informativa». Stiamo parlando del documento quotidiano che dà la linea politica a ministri e parlamentari, vergato da Giovanbattista Fazzolari, fedelissimo di Giorgia Meloni fin dai tempi giovanili di Colle Oppio, che ufficialmente è sì il sottosegretario all’Attuazione del programma, ma in pratica è il cervello della macchina della propaganda del governo e di Fratelli d’Italia. (Corriere della Sera)
Su altri giornali
Ventotene, centrosinistra porta fiori sulla tomba di Spinelli (La Stampa)
Le parole sprezzanti del primo ministro Giorgia Meloni sul Manifesto di Ventotene avranno meravigliato coloro che reputano Fratelli d’Italia un partito liberal-conservatore, ma non color che sin da sempre conoscono la sua natura fondamentalmente antisistema e complottista. (Today.it)
“Noi siamo in una situazione francamente incredibile, una vicenda che credo ci abbia colpito, questa storia di Ventotene. Si è aperto un dibattito parlamentare nel quale avremmo dovuto discutere di pace e di guerra, di equilibri mondiali, di come fermare questo bagno di sangue tra Ucraina e Gaza e ci siamo ritrovati a discutere di Ventotene”. (Il Fatto Quotidiano)
Già l’unificazione italiana fu il progetto di piccoli circoli (rivoluzionari di professione, uomini politici assai cinici, romantici studenti di estrazione nobiliare e borghese ecc.) e fu realizzata contro i sentimenti e le opinioni della maggior parte degli italiani del tempo. (Nicola Porro)
Cacciari va oltre, (Secolo d'Italia)
Si sale, lungo i corti tornanti di Ventotene: contro Meloni, contro l’offesa alla memoria di Altiero Spinelli e per il valore del manifesto di Ventotene, dileggiato dalle parole della premier nel cuore del Parlamento, dopo la grande piazza romana per l’Europa unita del 15 marzo. (la Repubblica)