7 ottobre: il messaggio del presidente israeliano Herzog

7 ottobre: il messaggio del presidente israeliano Herzog
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TGLA7 INTERNO

Grazie per tutto ciò che fate per rafforzare i legami tra le nostre nazioni, vi benedica tutti, conclude "Ringrazio il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, un vero amico dello Stato di Israele, per avermi chiamato per le condoglianze al popolo di Israele nel primo anniversario dal massacro del 7 ottobre". Così in un post su X il presidente israeliano Isaac Herzog, dopo la notizia del colloquio telefonico con Biden, che ringrazia insieme all'Amministrazione Usa per il sostegno a Israele. (TGLA7)

La notizia riportata su altri media

Nella loro telefonata per commemorare le vittime del 7 ottobre, Joe Biden e il presidente israeliano Isaac Herzog "hanno ribadito il loro impegno a raggiungere un accordo a Gaza che riporti a casa gli ostaggi, metta in sicurezza Israele, allevi le sofferenze dei civili palestinesi e apra la strada a una pace duratura, con Hamas che non sarà mai più in grado di controllare Gaza o di ricostituire le sue capacità militari". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

«Esprimo vicinanza alle vittime civili innocenti del 7 ottobre, a quelle innocenti palestinesi e libanesi, e auspico che cessi il fuoco e che riprenda il dialogo tra i popoli». (La Repubblica)

Gli ostaggi israeliani centrali per le trattative con Hamas Secondo le ultime ricostruzioni delle autorità israeliane, nelle mani di Hamas ci sono ancora più di 60 ostaggi vivi. (Today.it)

Israele, Medio Oriente: 8.768 ore dopo

I droni neutralizzano le stazioni di sorveglianza israeliane, mentre camioncini e motociclette di miliziani entrano in Israele verso kibbutz e strade principali. (Corriere della Sera)

Il 7 ottobre di un anno fa miliziani di Hamas attaccavano villaggi e kibbutz seminando il terrore nel sud di Israele e infliggendo allo Stato ebraico il più grave colpo e il peggiore trauma collettivo dalla sua fondazione nel 1948. (ISPI)

spesso si dice che un anno, in fondo, passa in fretta. Ma quello che ci separa dagli attacchi di Hamas, per milioni di persone ha tenuto il ritmo lento e angosciante di un incubo senza fine. Non c’è ora, da allora, che non porti con sé morti, feriti, dolore come mai era avvenuto prima nella storia del Medio Oriente. (Corriere della Sera)