«Putin accetterà la tregua solo a obiettivi raggiunti: vuole una Russia più grande»
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Savostianov, inoltre, non ha risparmiato critiche all’Europa, la quale «dovrebbe svegliarsi, e dovrebbe farlo in fretta», in quanto il secondo obiettivo della Russia sarebbe il «ritrovamento» del suo ruolo di guida in Europa, «perduto con lo scioglimento dell’Unione Sovietica». E ancora, l’UE dovrebbe assumersi le sue responsabilità, oppure «rassegnarsi a una sottomissione de facto all’alleanza tra Cina, Russia e i loro satelliti assortiti». (Corriere del Ticino)
Su altre fonti
Per questo non accetterà mai la dislocazione in Ucraina di forze europee di deterrenza. Evgeny Savostyanov, ex capo della sezione moscovita del Kgb e poi analista al ministero della Sicurezza, parlando al Corriere della Sera, cerca di fare il punto sulle prospettive di tregua in Ucraina e sul nuovo assetto geopolitico mondiale che sta prendendo forma, in particolare a partire dal secondo mandato di Donald Trump. (Il Fatto Quotidiano)
Vladimir Putin torna a vestirsi da negoziatore, proponendo una tregua in Ucraina fondata su un’amministrazione provvisoria sotto la supervisione delle Nazioni Unite che convochi nuove elezioni per arrivare alla firma di un accordo di pace. (ilmessaggero.it)
Per quanto a Washington provino a indorare la pillola, i risultati finora prodotti dai negoziatori americani sul fronte ucraino sono ancora pochi. (L'HuffPost)
Ma la realtà della sua guerra in Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, racconta una storia diversa: non quella di un uomo che cerca la pace o la grandezza della Russia, ma di un politico che usa il conflitto come strumento per sopravvivere al potere, a costo di distruggere due nazioni e di tradire le sue stesse promesse. (La Voce del Patriota)
Nonostante Kiev si sia schierata a favore di un cessate il fuoco di 30 giorni, Putin non ha assunto alcuna posizione netta e, anzi, ha posto nuovi quesiti all’amministrazione Trump su come ci si possa accertare che tale tregua venga rispettata e su chi darà l’ordine di abbassare le armi. (Il Sole 24 ORE)
I negoziati per una tregua in Ucraina sono un esempio di quanto possa essere ambigua questa parola: "Tregua". Questi negoziati sono complessi perché sono caratterizzati da due dinamiche principali. Innanzitutto uno strabismo negoziale e in secondo luogo una asimmetria temporale. (La Stampa)