Il pulcinella di Pesce a Napoli fa arrabbiare i pizzaioli

Il pulcinella di Pesce a Napoli fa arrabbiare i pizzaioli
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Dalla Venere degli stracci all'installazione "Tu 'si na cosa grande": le opere in Piazza del Municipio a Napoli non hanno mai pace e ora a intervenire è anche il mondo della pizza. Non c’è pace a Napoli per i lavoratori della gastronomia: dopo la recente protesta “funebre” del tarallo, adesso è l’Associazione Verace Pizza Napoletana che ha qualcosa da dire; ma stavolta il cibo c’entra poco o niente. (Dissapore)

Su altri media

Ironia e critiche sul web per commentare l’opera di Gaetano Pesce installata in piazza Municipio, con meme e vignette virali. Ecco qua i migliori e i più divertenti. L’opera Tu si’ ’na cosa grande di Gaetano Pesce, esposta in Piazza Municipio a Napoli nell’ambito del progetto Napoli Contemporanea, è diventata rapidamente uno degli argomenti più discussi del panorama artistico italiano. (Finestre sull'Arte)

La provocazione Un hula hoop avvolto in cellophane, è stato collocato in prossimità dell'opera, a simboleggiare, secondo l'immaginario collettivo, un preservativo adeguato alle dimensioni dell'opera d'arte. (ilmattino.it)

Il tanto discusso Pulcinella di Pesce, infatti, è stato nei 'pensieri' di Luciana... Attiva la lettura vocale L'opera d'arte installata a piazza Municipio arriva anche a 'Che tempo che fa'. (Virgilio)

Tu si ‘na cosa grande. A Napoli ”il Pulcinella di Pesce” diventa “il pesce di Pulcinella”

Il Pucinella in forma progettuale e quello reale (Fanpage.it)

Replicata dai maestri presepiali Ferrigno, il Pulcinella tanto discusso ha preso posto tra politici, cantanti, vip e calciatori che da tempo affollano il presepe dell'attualità di San Gregorio Armeno. (ilmattino.it)

La sera del 9 ottobre, completata la struttura verticale, alta ben 12 metri, rivestita di un lungo camice bianco, in Piazza Municipio è andata di scena l‘inaugurazione dell’ultima opera che Gaetano Pesce ha voluto realizzare come atto di amore verso la città di Napoli, Tu si ‘na cosa grande, prima di lasciarci lo scorso 3 aprile. (Artuu)