La scalata a Iren fa infuriare Genova. Bucci: “A Torino sono solo dei copioni”
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Iren, il giorno dopo. La notizia che Torino si sia attrezzata per salire di quote è stata presa male a Genova, dove in particolare il sindaco facente funzione Pietro Piciocchi – raccontano dal suo entourage – si è agitato alquanto. D’altronde, è esattamente una mossa sulla governance quella del primo cittadino Stefano Lo Russo: era tra i suoi obiettivi e aveva messo in conto i mugugni. La città d… (La Repubblica)
Ne parlano anche altre fonti
"Sono dei copioni, non c'è nessun effetto sulla governance di adesso e sulle nostre richieste future". "Se ci saranno effetti arriveranno a fine 2028, quando verrà fatto il nuovo Cda - ha aggiunto Bucci - ma, probabilmente, da qui a fine 2028 cambieranno molte cose. (Primocanale)
Genova. “Bisognerebbe dire al Pd di leggersi le regole del patto di sindacato, perché quello che ha fatto Torino chiaramente era nel pieno diritto di farlo, ma non cambia assolutamente nulla dal punto di vista delle regole della governance”. (Genova24.it)
Ma Torino tornerà presto a farla da padrona in Iren, come al tempo in cui esprimeva l’amministratore delegato, mentre Genova — l’altra città azionista di riferimento — si accontentava (si fa per dire) di indicare il nome del presidente. (Corriere della Sera)
Piciocchi e Bucci sono riusciti a indebolire la posizione di Genova all'interno dell'azienda quando rappresentavano il socio di maggior peso nella compagine societaria, non osiamo immaginare cosa accadrà ora che gli equilibri sono cambiati". (CittaDellaSpezia)
O, meglio, da ieri, Torino, Genova e Reggio Emilia. Cambiano ancora i rapporti di forza dentro Iren, il colosso dei servizi che fa capo ai tre comuni azionisti di Genova, Torino e Reggio Emilia. (La Repubblica)
«Ora Torino tornerà ad avere la forza e la capacità di influire non solo sul governo di Iren, ma soprattutto sulle scelte strategiche e operative. (Corriere della Sera)