Spalletti: "Il Mondiale è un obbligo, ma non diventi un'ossessione"

Spalletti: Il Mondiale è un obbligo, ma non diventi un'ossessione
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Spalletti: "Il Mondiale è un obbligo, ma non diventi un'ossessione" Il tecnico aggiunge: "Il mio obbligo assoluto morale è quello di fare benissimo ogni qual volta sono a Coverciano o anche a casa per pensare a come dare seguito a quello che stiamo vedendo adesso" (Tuttosport)

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Con Luciano Spalletti che parla in conferenza stampa nella pancia dello stadio Olimpico a luci ancora spente, nel tramonto grigio del Foro Italico, tra i pini scossi dal vento freddo e un solitario baracchino dove arrostiscono salsicce di dubbia provenienza, il dubbio più malvagio è: facciamo bene a innamorarci di nuovo, così presto, di questa Nazionale? Possono bastare certi lampi di gioco entusiasmante e i gol — alcuni piuttosto belli — con cui, nelle prime due partite di Nations League, abbiamo travolto la Francia e battuto l’Israele? Un mese, ci è bastato solo un mese per farci riconquistare. (Corriere della Sera)

"È bravo a farsi trovare al punto giusto anche se fa gli stessi metri degli altri. Terzo appuntamento della fase a gironi della Nations League per l'Italia di Luciano Spalletti, che dopo le due vittorie esterne contro Francia e Israele ospita il Belgio di Domenico Tedesco. (Tutto Atalanta)

La conferenza stampa per la prima convocazione in Nazionale maggiore è senz’altro la “partita” più difficile finora disputata da Daniel Maldini. Il motivo è ovvio a tutti coloro che l’hanno ascoltata: di domande su Daniel ne arrivano poche, di domande su papà Paolo e nonno Cesare ne volano tante, tantissime, troppe. (Liberoquotidiano.it)

Italia-Belgio, esame all'Olimpico. Spalletti: «Il Mondiale? Un obbligo, è la nostra storia»

La convocazione da parte del ct Spalletti di Daniel Maldini per i due impegni azzurri in Nations League è l’ennesimo traguardo per la ‘dinastia’ Maldini, un fil rouge con i colori della Nazionale partito 64 anni fa dal San Paolo di Napoli data d'esordio di nonno Cesare in azzurro contro la Svizzera. (Adnkronos)

Se da giorni si dibatte continuamente sulla terza generazione Maldini in nazionale negli spazi di giornali e media, un po' più in sordina è passato l'avvento di Daniel in maglia azzurra a discapito di un'altra possibilità, per la precisione sudamericana. (TUTTO mercato WEB)

L’Olimpico è lo stadio di Schillaci (stasera verrà ricordato con un mini show prima della partita), di Bruno Conti, di Totti e Immobile, che con la Nazionale hanno vissuto lunghe storie d’amore. Da sempre, Roma è città aperta, specie per gli azzurri: qui si è sognato, si è pianto, raccogliendo pure qualche delusione. (ilmessaggero.it)