Codacons contro Sanremo 2025 e le scelte di Carlo Conti, la richiesta sui possibili testi violenti dei rapper

Codacons contro Sanremo 2025 e le scelte di Carlo Conti, la richiesta sui possibili testi violenti dei rapper
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A distanza di poche ore dall’annuncio di Carlo Conti sui 30 cantanti in gara a Sanremo 2025 è arrivata la richiesta del Codacons di poter visionare in anteprima i testi delle canzoni in gara, specialmente quelli di “trapper e rapper”, che non di rado si sono contraddistinti per l’uso di violenza e sessismo dei propri brani. Sanremo 2025, il Codacons contro Carlo Conti I testi di rapper e trapper nel mirino La visione in anteprima dei testi Sanremo 2025, il Codacons contro Carlo Conti Anni di battaglie contro la violenza di genere buttati al vento: è questa, in sintesi, l’accusa mossa dal Codacons alla Rai e a Carlo Conti, in seguito all’annuncio del presentatore dei nomi dei 30 Big in gara nella 75esima edizione del Festival. (Virgilio Notizie)

Su altri giornali

Carlo Conti, dopo le tre edizioni condotte dal 2015 al 2017, torna a presentare il Festival di Sanremo. (Io Donna)

Tuttavia proprio quel palco che, indubitabilmente, per una settimana all’anno diventa il centro nevralgico dell’Italia ed è soprattutto il catalizzatore assoluto dell’audience televisivo e degli incassi pubblicitari della tv di Stato, dimostra come proprio il Festival e chi lo gestisce vada (vivaddio) completamente a mano libera. (Liberoquotidiano.it)

Meglio scherzarci sopra, devono aver pensato i Jalisse. "Neanche quest'anno siamo a Sanremo", hanno commentato in un video sui social l'ennesima esclusione dal Festival di Sanremo, stappando due bottiglie di birra per brindare ai 28 no consecutivi ricevuti dalla kermesse. (la Repubblica)

Sanremo 2025, Codacons vuole vedere i testi delle canzoni

“Il Codacons diffida formalmente la Rai e Carlo Conti ad introdurre una sorta di daspo a Sanremo 2025 per artisti che si sono contraddistinti per testi violenti o sessisti, e invita le cantanti donne a non partecipare al Festival se saranno accettati in gara rapper o trapper che hanno scritto brani offensivi verso il mondo femminile”, questo il comunicato pubblicato qualche settimana fa dall’associazione che si batte per i diritti dei consumatori. (Today.it)

Altri fra cui, pare, ci fossero Irene Grandi (con un pezzo di Gianna Nannini?), Benji e Fede, Ermal Meta, Holden, Arisa, Leo Gassmann, Aka7even, Fask, Sal Da Vinci, Nina Zilli, Il Pagante con Gabry Ponte, Luchè, Virginio, Myss Keta, Michele Bravi, Paola & Chiara, Enrico Nigiotti, Amedeo Minghi, Mara Sattei e Shade oltre agli irriducibili Jalisse che hanno brindato al 28° no. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

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