TRAGEDIA CALENZANO, FIORENTINA SOLIDALE ANNULLA LA FESTA CON GLI SPONSOR

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Firenze Viola INTERNO

Una notizia che non poteva lasciare indifferente le istituzioni, dai Comuni alla Regione, che hanno seguito da subito le operazioni e che hanno annullato in segno di rispetto le conferenze stampa previste in giornata, ma anche la Fiorentina. Già in mattinata il club aveva fatto un tweet di cordoglio e vicinanza, a nome di Rocco Commisso e della Fiorentina: "Il presidente Commisso, la sua famiglia e tutta la Fiorentina, in questo tragico momento, sono vicini al dramma delle famiglie coinvolte nell’incidente alla raffineria di Calenzano e si uniscono al cordoglio dei cittadini e delle Istituzioni" il contenuto del post. (Firenze Viola)

Ne parlano anche altre fonti

Ecco il momento dell’esplosione alle 10:20 ripreso da una delle telecamere di sorveglianza dello stabilimento. La procura di Prato, diretta da Luca Tescaroli, sta in queste ore ricostruendo cosa è accaduto nel deposito di Calenzano attraverso le immagini e il racconto dei sopravvissuti. (La Repubblica Firenze.it)

“Le bandiere degli edifici della Regione saranno esposte a mezz’asta per l’intera giornata e verranno listate a lutto”, ha spiegato il presidente Giani che invita gli enti locali e agli enti decentrati dello Stato aventi sede in Toscana ad aderire alla giornata di cordoglio. (Toscana Notizie)

Lo si apprende da fonti sindacali. A quanto sinora reso noto, 5 in tutto i trasfertisti: due impegnati in attività di ufficio non sarebbero stati raggiunti dall’esplosione. (La Gazzetta della Val d'Agri)

Esplosione vicino al centro commerciale I Gigli: paura e polemiche a Calenzano

«Il lavoro in questo Paese è stato reso uno straccio. Svuotato. (La Repubblica Firenze.it)

Bloccata la ferrovia Prato-Firenze, bloccato e poi riaperto il casello di Calenzano dell'A1. Quindi la nube nera che si è alzata, visibile da chilometri. (LA NAZIONE)

Il boato dell’esplosione ha squassato un’area vasta intorno al deposito Eni e in linea d’aria è vicino il centro commerciale I Gigli che in un lunedì di dicembre a quell’ora era già pieno di gente. (LA NAZIONE)